La Buona Scuola di Renzi produce solo spaventose confusioni

Il tanto declamato progetto-riforma del Premier Renzi, “La buona scuola”, che avrebbe dovuto, nelle intenzioni, “sistemare” il pianeta dell’istruzione, al contrario, provoca spaventosi danni e disservizi nell’ambiente istruzione.

Intere classi sono ancora a programma provvisorio, dopo circa 20 giorni dall’inizio dell’anno scolastico, a orario ridotto, per mancanza di insegnanti.

Plessi scolastici ancora privi di direttori-presidi, personale tecnico incompleto.

Per completare l’opera, l’assegnazione degli insegnanti che seppur trasferiti dalle rispettive sedi da sud al nord, ma anche nello stesso Sud e Nord, risulta incongruente e pasticciata.

Si verificano spostamenti di insegnanti single assegnati al Nord e riportati al Sud e viceversa, con le assegnazioni provvisorie, mentre altri con famiglia a carico anche di tre figli, rimasti in sedi distanti anche oltre mille chilometri dalla loro famiglia e per questo smembrata e dissolta.

La situazione sta provocando, giustamente, ricorsi a valanga, pasticciando ancor più la già grave situazione scolastica.

Ma c’è sempre qualcuno che mette in pratica il detto che a pensar male non si commette peccato.

“Dicunt”, i malpensanti, lo si legge sulla stampa quotidiana, che la signora Renzi, insegnante, abbia assegnata la propria sede sotto casa!

Pensano, pensiamo noi malpensanti, che c’è sempre qualcuno, nel pollaio di Harly, più uguale degli altri (polli). Se questa è riformare la Scuola, sentenziava la  piccante goliardia studentesca di un ben vissuto tempo passato, mi faccio Prete.…

 

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