Le più antiche citazioni parlano di un Castrum Sancti Nicandri, quindi di un Castellum e infine della Terra Sancti Nicandri, nel momento in cui l'antico castello diviene un borgo abitato.
Il toponimo è riferito al santo omonimo ma è da chiarire di quale San Nicandro si tratti, poiché il martirologio romano conosce almeno tre diversi santi con questo nome. L'ipotesi più probabile è che il primo insediamento sia stato fondato in un tenimento cenobitico denominato S. Nicandro per la presenza di qualche chiesa dedicata al santo vescovo di Mira. Per cui lo stesso abitato ne avrebbe poi conservato il nome.
Successivamente, divenuto desueto (o forse mai praticato a livello popolare) il culto di S. Nicandro di Mira per alcuni secoli, agli inizi del Seicento l'attenzione cultuale, fuorviata dalla omonimia, si traspose su San Nicandro martire di Venafro, per l'arrivo di un frate francescano panegirista, che portò con se nel centro garganico alcune reliquie proprio dalla cittadina molisana. Il culto di S. Nicandro martire di Venafro, insieme ai compagni Marciano e Daria, grazie all'incentivo pastorale della Chiesa locale e alla promozione "mecenatistica" dei feudatari Cattaneo, assunse gradualmente, pur con periodiche difficoltà, i connotati di culto patronale cittadino, fino al giorno d'oggi.
Nel 1861, con l'unificazione d'Italia, il nuovo governo piemontese decise di modificare il toponimo, forse per esigenze di duttilità burocratica, che divenne Sannicandro Garganico.
Una delibera di Consiglio Comunale del 1998, approvata dal Presidente della Repubblica, ripristina il toponimo in San Nicandro Garganico.
Fonte: wikipedia
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