APPUNTI DI FINE ESTATE
di EMILIO PANIZIO
Mentre agosto si prepara a bruciare gli ultimi suoi giorni, non so voi, ma in questa estate che sta per chiudere i battenti, a Sannicandro, si respirava nell'aria un insolito nervosismo. O mi sbaglio? Spero di sì. Saranno stati purtroppo gli episodi funesti che da giugno in avanti l'hanno caratterizzata; sarà stato il caldo record e lo spettro della siccità; o forse lo scontento per l'aumento dei prezzi. Chissà. Sta di fatto che più di una volta, da dialoghi carpiti a volo in un distributore di benzina, o da battute udite al bar, si percepiva uno scontento e anche qualche parola non proprio cortese nei confronti dei villeggianti cioè gli emigranti, i cosiddetti nordisti che fanno ritorno per le vacanze al paese e per colpa loro aumentano i prezzi e non si trova più un parcheggio.
Spero di sbagliarmi. Per parte mia ho fatto poca vita sociale. Un paio di sere sono andato a cena nei ristoranti locali ( una volta a LA COSTA, la seconda in uno nuovo che non mi ricordo il nome). Una sera alla sagra dei sapori garganico ma non ho toccato cibo (ma avrei mangiato tutto quello che era esposto, tanto mi sembrava buono alla vista).
Un paio di tramonti l'ho visti al Panta rei. Almeno altri due al Lido centrale. Due o tre caffè mattutini al backout. Una colazione alla pasticceria di fronte alla stazione che non mi ricordo il nome. Infine l'ultimo caffè prima di ripartire per il nord, essendo io un nordista, l'ho preso al sante.
Stamattina, tornato in ufficio, per prima cosa ho fatto una botta di conti per capire quanto mi è costata in totale la vacanza sannicandrese durata dal 6 al 22 agosto. Bene. Fra benzina, autostrada, ristoranti, bar, spesa al Gigad o all Eurospin o presso i vari venditori Door to door, Pizzerie al taglio e gelaterie, e considerato che non ho pagato l'alloggio, incluso la spesa finale prima di ripartire per il nord, a base di caciocavallo mozzarelle salsiccia secca in punta di coltello, musciska vegana, pane, pupurat, salicornie e 7 kg di olive di Cerignola, embè volere sapere quanto ho speso.? La bellezza di € 1600 euro!!! Ho appoggiato la penna sulla scrivania del mio ufficio e sono andato al bar di piazza Maggiore. Ho ordinato un caffè. Vado alla cassa e mi chiedono un euro e 50. A luglio l'avevo lasciato a un euro e 30. Me ne torno in ufficio e scrivo queste poche righe. Ma ci sembra possibile. Auguro a tutti un buon proseguimento di vacanza.