Il nostro paese importa circa 2/3 del pesce nei territori interessati dal fermo biologico – fermo dell’attività di pesca – con la conseguenza dell’aumento del rischio di ritrovarsi a consumare ristorante, ma anche nelle case, prodotto straniero o congelato salva la possibilità di acquistare quello fresco proveniente dalle altre zone del paese dove non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale della piccola pesca che possono ugualmente pescare. L’attività di sfruttamento ittico dei nostri mari ormai da molti anni viene sospesa e, riguarda i sistemi d pesca denominati:strascico, divergenti, sfogliare rapide, reti gemelli a divergenti, e, non riguarda i pescherecci che operano nelle acque oceaniche e fuori degli stretti. Il fermo pesca viene effettuato allo scopo di consentire e rafforzare la tutela delle risorse ittiche, garantire un migliore equilibrio tra le risorse ittiche e l’attività di pesca. Il decreto di sospensione di competenza Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali porta la data del 7 luglio e, per quanto riguarda le nostre zone cioè da Pesaro a Bari durerà per 42 giorni consecutivi a cominciare dal 16 agosto. Entro la data del 16 agosto i proprietari/armatori delle unità da pesca interessate al fermo biologico devono consegnare alle Capitanerie di Porto/Uffici Marittimi dei porti base i documenti del motopesca cioè, licenza di navigazione, ruolino di equipaggio, licenza di pesca, libretto carburanti. Con apposito e, diverso decreto ministeriale verrà stabilita l’entità dell’aiuto economico spettante ai lavoratori della pesca interessati al fermo. Normalmente gli armatori/proprietari dei motopesca utilizzano il periodo del fermo pesca per effettuare lavori ordinari di manutenzione dell’imbarcazione e, nel caso di necessità di trasferimento dell’unità in altro porto per l’effettuazione dei lavori, l’armatore dovrà sbarcare gli attrezzi pesca prima del viaggio di trasferimento dell’unità o farsi apporre i sigilli dall’autorità marittima del porto base del motopesca stesso. L’autorizzazione al trasferimento è rilasciata dalle autorità marittime per il tempo strettamente necessario a raggiungere il porto di esecuzione dei lavori. Il decreto è stato pubblicato sul sito internet del ministero delle politiche agricole e forestali, su quello delle Capitanerie di Porto e pubblicato sulla gazzetta ufficiale.