Voglio ricordare Domenico, a pochi giorni dalla sua scomparsa. Domenico era un musicista. Un bassista. E un fonico.
Tutti quelli che si sono cimentati con la musica, con le canzoni, musicisti cantanti gruppi, chiunque a San Nicandro nutrisse ambizioni musicali è probabilmente passato negli studi di registrazione (prima OperaStudio, poi Zest) dove Domenico ha lavorato, mixando suoni e montando frasi musicali dei generi più disparati.
Quello che di lui mi ha sempre colpito è la disponibilità verso tutti e verso tutti i generi musicali che gli venivano proposti. La passione per la musica di Domenico era senza se e senza ma.
Tutti i dilettanti della musica, come il sottoscritto, che gli si rivolgevano trovavano ascolto e passione. Non è che avessimo una amicizia di lunga durata. C’è stato un periodo però, qualche anno fa, che l’ho frequentato assiduamente per via di una canzone che volevo registrare. Mi ero rivolto a lui e al suo studio di registrazione (che all’epoca si trovava in un locale seminterrato, alle spalle dell’ufficio postale, si accedeva scendendo da una scalinata con sulla destra un magnifico arancio carico di frutti).
Lui oltre al supporto tecnico mi procurò anche i musicisti e i cantanti che parteciparono alla registrazione. Per puro divertimento credo accettò la mia richiesta di suonare il basso. L’ultima volta che ci siamo incontrati, erano i giorni di Pasqua.
Era solo, nello studio di registrazione di Zest. Gli ho avvicinato all’orecchio il cellulare dove avevo registrato una traccia di un altro pezzo, un funky, che volevo registrare. Lui ha imbracciato un basso immaginario e a cominciare a cantare la linea di basso. L’euforia e l’eccitazione che la musica è capace di dare e di suscitare in chi ha la passione di quest’arte….
Ciao Domenico.