Il personale che presta servizio presso le unità di degenza territoriale di San Nicandro Garganico, Vico del Gargano e Vieste ha percepito soltanto due mensilità delle dodici che sono loro dovute dalla "CSS" di Isernia, cooperativa che eroga servizi nel campo dell'assistenza domiciliare e presso le unità di degenza territoriale.
Quegli stipendi sono una goccia appena sufficiente a far fronte alle esigenze quotidiane più immediate: questo dopo un anno durante il quale i dipendenti hanno dovuto fare i classici salti mortali per «sbarcare il lunario», molti mettendo mano ai risparmi, altri ricorrendo all'aiuto dei familiari e amici.
La vertenza riguarda infermieri e personale ausiliario: complessivamente 50 persone che giornalmente garantiscono il servizio assistente nell'arco delle 24 ore. Per circa un anno il personale ha continuato ad assicurare le prestazioni con la stessa attenzione, senza far pesare sui degenti il più che comprensibile stato di sofferenza che da mesi sta vivendo; stato di sofferenza acuito dal fatto di non ricevere informazioni dai titolari della cooperativa molisana.
I lavoratori attuarono anche giorno di sciopero, manifestando in passato il loro disagio con un sit-in sotto la sede della Asl Foggia quando portarono la loro situazione all'attenzione dell'opinione pubblica, lamentando il mancato pagamento degli stipendi. I responsabili sindacali di Cgil funzione pubblica e Cisl Fp - Francesca Tavano e Giovanni Dalessandro - rimarcano come «il paradosso sia che questa vertenza non sarebbe determinata dalla mancanza di soldi, ma da aspetti di carattere burocratico legati a rapporti di servizio tra l'azienda sanitaria locale di Foggia e la cooperativa "Css", che spingono da un lato l'Asl a non pagare le fatture delle prestazioni rese; e dall' altro le banche a non dare credito alla cooperativa per pagare gli stipendi. In mezzo, purtroppo, a farne le spese e mortificati nella propria dignità sono solamente i poveri lavoratori e le loro famiglie che non hanno i mezzi per sopravvivere».
I sindacalisti proprio per ricordare gli impegni presi avevano anche inviato una lettera al direttore generale dell'Asl, al prefetto, all'assessore regionale alle politiche della salute e al rappresentate legale della cooperativa; non mancarono le assicurazioni dell'Azienda sanitaria sulla soluzione della vertenza; in quella circostanza fu apprezzata la disponibilità a verificare, entro brevissimo tempo, la sussistenza o meno delle condizioni per continuare ad intrattenere o interrompere il rapporto contrattuale con la cooperativa "CSS", alla luce delle inadempienze delle retribuzioni verso i propri dipendenti.
Tempi non rispettati, tant'è che soltanto nei giorni scorsi i lavoratori hanno ricevuto l'importo corrispondente a due mensilità. Una dilazione dei tempi di pagamento delle mensilità tanto lunga non può essere consentita, soprattutto in un momento congiunturale tanto difficile che le famiglie stanno attraversando.
Fonte: Francesco Mastropaolo per OndaRadio