A bordo solo autista e soccorritore. La denuncia dell'operatore Antonio Berardi.
“Ormai il sistema sanitario è crollato completamente. La cosa che mi fa rabbia è che nessuno ne parla, ma stiamo vivendo veramente una situazione drammatica”.
La denuncia arriva da Antonio Berardi, autista del 118 in servizio a San Nicandro Garganico che, tra l'altro, riveste il ruolo di consigliere provinciale.
“Ieri dovevo montare in servizio alle 14 e mi sono ritrovato con un solo collega, per di più soccorritore, non infermiere, un ragazzo molto giovane – racconta a FoggiaToday -.
Ritrovandomi in quelle condizioni, in un territorio come San Nicandro Garganico, dove c'è un'utenza importante in estate, ho chiamato la centrale dicendo che non ero operativo perché mancava quantomeno la figura di un infermiere - non pretendo più nemmeno il medico, perché abbiamo capito che ormai è una parola dimenticata -, ma non mi è stato concesso”.
Gli avrebbero risposto che avrebbe dovuto lavorare anche in quelle condizioni, perché lo prevede il protocollo. In quel momento, si è fatto prendere dalla rabbia e ha avvertito un malore, una fitta al petto e tachicardia.
“Io lavoro, ma su che basi? Noi trattiamo la vita delle persone – lamenta Berardi -. Quando andiamo in una casa dove hanno bisogno di aiuto e vedono che c'è solamente l'autista e il soccorritore e non possiamo fare terapia, non possiamo fare nulla, la gente quasi caccia, ci aggredisce e ci chiede che siamo venuti a fare. Quindi noi dobbiamo subire anche le umiliazioni dagli utenti. Non li biasimo perché hanno ragione: hanno bisogno di assistenza sanitaria. Se teniamo conto che anche la turistica quest'anno è venuta meno a Torre Mileto, è vergognoso”.
Vive quotidianamente questo disagio e, a volte, medita di gettare la spugna. “Dico sempre a tutti che se restiamo zitti diventiamo complici di questo sistema. Qui non si parla né di destra, né di sinistra ma della vita delle persone e io a questo lavoro ci tengo, però lavorare in queste condizioni ormai diventa difficile".
Venuto a conoscenza della vicenda, è intervenuto sul caso anche il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Dell'Erba, esprimendo solidarietà: "Mi convinco sempre più che il Gargano ha bisogno di una rivoluzione nella gestione dei servizi sanitari. Sentire che un operatore lavora insieme ad un giovanissimo soccorritore come servizio di 118 in un comune importante del territorio senza infermieri e medici è, lo ripeto per l'ennesima volta, da Terzo Mondo”.
Il consigliere regionale assume un preciso impegno: “Alla ripresa delle attività della Commissione Sanità della Regione mi adopererò affinché i responsabili di questa situazione che riguarda l'intero Gargano possano dare spiegazioni su quanto sta accadendo. Lanciare proclami di aperture di guardia medica quando invece mancano servizi assistenziali importanti è solo una presa in giro. Mi domando, nel caso di Berardi, come avrebbe potuto mai assicurare un'assistenza ad un residente o turista in quelle condizioni".
Fonte FoggiaToday