Nuntereggae più

NUNTEREGGAE PIU’ E’ il titolo di una canzone di Rino Gaetano del 1978.

Un grido forte e deciso, una denuncia sociale, verso la classe politica del tempo per aver dimenticato i valori civici di una società che vuole definirsi “ democratica ” ma che non lo è. Che fine hanno fatto le passioni politiche!

Oggi 13 novembre (ieri ndr) in piazza Falcone-Borsellino (di fronte alla “ Kendal ”) è stato portato via il manufatto dove una persona “Jonathan”, da decenni, aveva la concessione per vendere prodotti ortofrutticoli e alimentari di vario genere. 

E’ stato uno spettacolo triste e indecoroso per noi sannicandresi. Oggi più di ieri, al Sud in generale, il lavoro viene a mancare. Il nostro paesino si spopola sempre più per mancanza di lavoro e questa Amministrazione non accorda il rinnovo della concessione del suolo pubblico ad una famiglia, autonoma, formata da più persone. Un’Amministrazione di centrosinistra che per favorire la nascita di una stazione per gli autobus (autostazione) “caccia” dei lavoratori. E ciò che più lascia basiti è il silenzio assordante dei componenti del Consiglio comunale e dell’intera Giunta.

Certo creare lavoro, di questi tempi, è difficile ma l’assurdo è che un’amministrazione civica tolga il lavoro ad una famiglia è intollerabile. A costo di fare anche carte “false” bisognava trovare in tutte le maniere la soluzione per non far cessare l’attività.

La nostra economia è già stentata ma quanto accaduto è un punto negativo per la collettività. E dispiace vedere sui social tanti che, ad ogni pubblicazione del Primo cittadino nel mettere il “mi piace”, stanno dilapidando tutta la loro riserva di saliva. E non si vuole nemmeno pensare che il tutto sia stato il frutto di “sgarro” a titolo personale…altrimenti è giusto dire: Nun te reggae più!

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