Sono alcuni mesi che seguo la politica nazionale e sento il bisogno di esprimere il mio modesto parere. Da un pò di tempo mi chiedo senza retorica se quel sistema politico sociale, più mite, più moderato, più temperato, più diplomatico, può dirsi scomparso dal dna degli italiani? Da un pò di tempo mi chiedo davvero senza retorica se questo Governo sarà veramente in grado di reggere l'eventualità di una crisi economica seria che ovviamente mi auspico non accada, nel caso in cui venisse estirpata l'Europa dall'Italia o viceversa, in questi giorni in cui assistiamo ad una crisi diplomatica con la Francia e abbiamo messo in seria discussione la solidarietà atlantica sul Venezuela, senza parlare della nave Diciotti, il cui caso era privo di qualunque pericolo imminente per il nostro Paese.
Ritengo tra l'altro che lo scrittore Guez abbia ragione sul governo italiano quando dice che sostenere l'opposizione dei gilet gialli è una forma di ingerenza che non si è mai vista tra due nazioni dell'Unione Europea. Ci rendiamo conto che sembra quasi come se giocassimo alla politica? mettendo a serio rischio i rapporti internazionali? Nel 2015 l'export italiano in Francia è stato del 42% e del 32% quello francese in Italia, del 44% e del 32% rispettivamente nel 2016, del 46% e del 35% nel 2017. Lo stesso dicasi del 2018. E i partiti tradizionali più centristi che fanno? Sia quelli che si rivedono nel gruppo dei socialisti europei sia quelli dei popolari. Stanno a guardare. Stanno nel limbo ad attendere in atteggiamento prudenziale, forse per taluni solo per ragioni elettorali, che accada qualcosa, demandando ad altri la sola responsabilità degli eventi. Abbiate più coraggio! Suvvia! Immolarsi di prudenza equivale certe volte a non vivere. Può significare solamente accettare supinamente la volontà degli altri. Spero in una controrivoluzione dei moderati per ristabilire un certo equilibrio politico e sociale in una comunità in balie di molte promesse, annunci sfavillanti e decisioni impietose.
Un cittadino.
Domenico Fallucchi