Poca luce e molte ombre aleggiano su questa riforma. Fondamentale sarà porre attenzione su quello che ci viene chiesto con questo referendum.
Senza farci condizionare da pregiudizi e paure. Sull’impronta accentratrice di questa riforma non c’è ombra di dubbio. Basta porre all’attenzione di ogni singolo cittadino il principio di supremazia per rendersene conto.
Da ragazzo, immaginavo, che il cittadino che faceva politica era una persona migliore di me, che si prodigava per il bene della popolazione. Ma purtroppo alla luce dei fatti non sempre è così. In questo periodo storico si parla di riforme, di modificare la nostra Costituzione… ma è chiaro al cittadino cosa fare il 4 Dicembre?
Il Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ha offerto la svolta per rendere l’Italia un Paese migliore, ma ha spiegato tutto in maniera obiettiva? Allo stato attuale, per quanto ci si sforzi, c’è difficoltà nel capire chi sia l’interlocutore affidabile, capace di fornire garanzie necessarie per portare a compimento un processo di tale portata.
Votare a favore di questo referendum significherebbe dare il via ad un processo di mutamento. Mutamento che gioverebbe al popolo o solo a chi vuole attuare questa riforma? A mio modesto parere è un mutamento incerto ( http://www.sannicandro.org/rubrica/politica/389-referendum-salvaguardiamo-la-nostra-costituzione).
Il Presidente Renzi ha illustrato, ha spiegato, sta battendo i pugni per far si che questa riforma vada a buon fine, ma voglio porre alla vostra attenzione il fatto che lo stesso ha già indirettamente non rispettato la costituzione venendo meno ai valori e principi del nostro Paese non rispettando anche noi cittadini. Come è diventato Premier? Non c’è bisogno di scriverlo. Allora, a chi gioverà questa riforma?
Forse solo a Lui e pochi eletti. Siamo obiettivi ed onesti. La gente vuole il cambiamento. Tutti vogliamo il cambiamento. Ma quali sono i veri fattori che ci rendono stanchi e desiderosi di una svolta? Chi non trova lavoro; Chi è stato licenziato e oramai in avanzata età non trova lavoro; Chi non arriva a fine mese; Chi non puo’ permettersi un paio di scarpe da calcio per il proprio figlio; Chi lavora 12 ore al giorno ed è sottopagato; Chi lavora in nero e vorrebbe solamente avere i suoi diritti; Chi guarda i propri figli e si vergogna.
Vergogna per una vita fatta di lavoro e sacrifici e non ha potuto garantire agli stessi un sereno futuro…. e altro ancora ( immigrazione, chiudersi in casa per paura di essere derubati ecc… ecc.. ). L’elenco sarebbe lunghissimo. Con questa riforma, qualora venisse fatta, qualora vincesse il Si, cambierebbe gli aspetti pocanzi indicati? Ponetevi questa domanda.
Questa Costituzione ci ha garantito e ci garantisce un percorso per fronteggiare e far scomparire tutte queste orrende ma purtroppo reali situazioni di vita quotidiana. Mi sono permesso di spaziare su argomenti che qualcuno potrebbe considerare non appropriati al tipo di intervento in materia referendaria, ma è giusto fare una considerazione: Il nostro Premier vuole il cambiamento; Perche? E noi cittadini? Cosa veramente vogliamo? Solo continuando con la nostra attuale Costituzione possiamo sperare in un futuro migliore poiché votare SI significherebbe ritornare, su alcuni aspetti, cinquant’anni indietro.
Questa volta, in vista del 04 dicembre 2016, giorno delle votazioni, ho voluto scrivere poche righe, per cercare di portare all’attenzione di ognuno di voi quello che effettivamente il popolo vuole. Cambiare la costituzione per ripartire senza garanzie e con incertezze non credo sia quello di cui adesso abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di continuare il nostro cammino su una strada che prima era fatta di sassi ed ora è in cemento. Cemento, in attesa di mutare in meglio, per garantire che in un futuro non lontano non si creino crepe.
Questo è fattibile ma adesso il prossimo passo da fare su questo cammino è votare NO.
Il Consigliere Comunale Antonio Zuccaro