Il turno di ballottaggio, comunque vada a finire sarà segnato nella storia di San Nicandro Garganico dal discorso pronunciato giovedì 19 maggio 2011 da Costantino Squeo, sindaco uscente dell'amministrazione di centrosinistra.
I risultati elettorali hanno decretato come si sa, il ballottaggio tra Nicandro Marinacci e Vincenzo Monte. Per la coalizione di centrosinistra una cocente delusione, una sconfitta, che pur essendo nelle previsioni, ha suscitato sorpresa. Un duro colpo per l'amministrazione uscente, che comunque, giovedì 19 maggio si presenta in piazza per il comizio di ringraziamento.
In piazza “D. Fioritto” stracolma di gente è il segretario del PD, Riccardo Tricarico a prendere la parola: «I numeri parlano chiaro, gli elettori hanno bocciato la nostra proposta di continuità amministrativa, c'è sconforto, delusione e rabbia tra noi, alcuni hanno pianto, "dove abbiamo sbagliato?" ci siamo chiesti. Abbiamo governato con rettitudine e serietà un ente disastrato da debiti, ancora oggi è sull'orlo del collasso, non può ritornare chi è stato responsabile di tale disastro.
Allora - ha continuato Tricarico - diciamo senza se e senza ma agli elettori di votare il 29 e 30 maggio per il candidato Vincenzo Monte, non ci interessano né posti, né pasticci, è in gioco il valore della legalità, della moralità».
E' seguito l'intervento di Costantino Squeo, di fronte a un foltissimo pubblico, attento, interessato. Egli esordisce senza preamboli: «Dobbiamo votare tutti, senza dubbi per Vincenzo Monte, il nostro impegno da oggi sarà centuplicato - rivolgendosi direttamente a lui, presente; emozionato, ma fermo nella voce e deciso - non è una questione personale, è in gioco una prospettiva politica, una scelta di campo, una scelta di grande civiltà. Non ricordo di aver visto mai ciò che è avvenuto nei seggi elettorali, domenica e lunedì; uno spettacolo inverecondo, lo sfacelo della democrazia.
Non comprendo affatto la scelta del movimento "Oppure voi" - continua il sindaco uscente - che ha deciso di essere equidistante, di non schierarsi. Povera società, è un grave errore. Gli elettori ci hanno punito giustamente, non siamo stati in grado di comunicare con la gente, i vari ruoli nell’Amministrazione non erano chiari, In questi cinque anni siamo stati in grande difficoltà per l'entità dei debiti, ancora oggi nonostante il nostro piano di risanamento è in discussione la stessa esistenza dell'ente, chi governerà dovrà fare scelte impopolari.
Questa terra non merita un ritorno al passato buio - conclude Squeo - Pertanto rivolgo un appello a tutti voi, dobbiamo mobilitarci tutti. Io non voglio nessun incarico, quando si perde, si deve fare un passo indietro. Staremo attenti e vigili sulla questione legale, sulle politiche sociali. Esco con la schiena diritta e con le mani pulite, consapevole delle cose fatte, al servizio della mia gente».
Il comizio si chiude tra la commozione generale, molti piangevano.
Una serata veramente storica, un discorso, quello di Costantino alto e umile nel contempo, per l’accettazione della sconfitta: "La gente ci ha punito giustamente" e l'ammissione di errori fatti.
La questione di fondo, è a mio parere, che parlare di valori, ideali, diritti, di legalità oggi, caro Costantino non sembra far presa sulla gente, è fuori del tempo, tu che lo hai fatto, rimarcando le meschinità, gli opportunismi di ieri ed oggi, mettendo in evidenza le prevaricazioni, non sei stato compreso e apprezzato. Sono sicuro però, che la storia ti darà merito per quanto fatto e detto, Noi cittadini ti ringraziamo anche per le intense emozioni e i forti sentimenti che hai suscitato in tutti i presenti in quella sera del 19 maggio 2011.
Matteo Caruso