LE NOTTI DI FEDERICO II DI SVEVIA Ed ecco, carissim, proseguendo la serata e il cammino verso il ristorante, ecco alla vostra sx per chi viene da dx, la meravigliosa cattedrale cittadina, la CHIESA MADRE di SANTO NICANDRO. Un edificio di epoca bizantina, tutto fatto a mano, miracolosamente scampato alla furia modernista del XX SECOLO. Fatto costruire dall’IMPERATORE FEDERICO II proprio a fianco al CASTELLO per ragioni di comodità. Infatti, in questa cattedrale l’IMPERATORE veniva a confessare i suoi peccati e le sue infedeltà coniugali. E così dopo una notte di fuoco e di passione trascorsa nel castello in compagnia di ILDECONDA, attraverso un passaggio segreto che solo lui conosceva e che oggi è adibito a lavoratorio di restauro mobili antichi senza partita iva, FEDERICO andava nella chiesa madre. Qui ad attenderlo, c’era FRA CIOFFOLO, un mite ma focoso francescano, molto affidabile, che pure lui non aveva dormito a causa della forte gelosia che gli intossicava l’anima. Il frate godeva della massima fiducia dell’imperatore e sapeva già tutto. Perché. Perché aveva rapporti intimi con la fanciulla ma così intimi che non si possono dire. I due erano dirimpettai abitando uno nella cattedrale l’altra nel castello, e lui non perdeva occasione di consolare la fanciulla durante le lunghissime assenze dell’imperatore fra una battuta di caccia e l’altra. FRA CIOFFOLO quando vedeva arrivare l’imperatore, ciabattando e rumoroso come al solito, con i passi che risuonavano in tutta la navata centrale della cattedrale vuota e affondata nell’oscurità della recente notte invernale, si faceva il segno della croce. Federico con i capelli arruffati e il barbone, gli occhi gonfi di chi non ha dormito tutta la notte, confessava. Il frate, silenzioso e grave, lo assolveva. Amen. cronache del borgo antico marcheting della nostalgia continua