Una passeggiata notturna in Terravecchia

Una passeggiata notturna nella TERRAVECCHIA

Buongiorno car amic (ometto le vocali finali per rispetto verso le identità di genere), nostalgici del tempo che fu, come vi dicevo, nella scorsa puntata,  la sera del 17 ci dirigiamo al ristorante LACOSTA (e siamo già in ritardo)  attraversando IL BORGO ANTICO di SANTO NICANDRO. Facciamo il percorso lastricato di pietre secolari che sale al castello di FEDERICO II IMPERATORE DI SVEVIA, pietre che lui stesso, aveva fatto portare dalla sua amata vicina APRICENA. Faccio notare all’ASSESSORA LELLA  la trama preziosa dell’ordito stradale, in puro stile gotico. Le faccio notare il mitico edificio alla sua destra che ospita da oltre 70 anni la gloriosa tipografia Placentino ( colgo anzi l’occasione per salutare la figlia Elisabetta, ciao Elisabetta). L’assessora annuisce stupefatta da tanto splendore ed è palesemente sull’orlo di essere colpita dalla SINDROME DI STENDAL. Noto però una qualche difficoltà a camminare a causa del tacco. Svoltiamo a destra, salendo ed ecco il maestoso edificio del CASTELLO medievale di epoca federiciana, costruito intorno al 1200, con qualche finestra stile IKEA. Leggo nel suo sguardo un enorme stupore. Questo castello tra tutti i castelli fatti costruire da FEDERICO in tutto il meridione di Italia, è il più prestigioso. Ma dai! E come mai? È prestigioso perché devi sapere che qui sul Gargano Federico Barbarossa ci veniva a caccia. Il suo quartiere generale era a Castel del Monte vicino Bari, dove risiedeva anche sua moglie. Là però, a parte qualche quaglia e qualche pettirosso zoppo, non c’era niente da cacciare. Mentre qui, oltre a cinghiali, lupi, lepri, fagiani e struzzi, c’erano anche fior di belle ragazze, soprattutto di SAN MARCO IN LAMIS, che, quando FEDERICO  ne incontrava una gli veniva pure a lui la SINDROME DI STENDAL. Una buona giornata a tutti – 2. cronache del borgo antico marcheting della nostalgia continua

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