Il Sindaco e Facebook
Dopo l’incontro con il direttore di SANNICANDRO.ORG, (vedi episodio 79) tutta la redazione all’unanimità mi ha chiesto a gran voce un nuovo colloquio per definire i termini di un eventuale accordo riguardo il prosieguo di questa Webnovela e soprattutto in vista di un possibile accordo con NETFLIX prime per una serie su scala mondiale. Non ho saputo dire di no. Ci diamo appuntamento nel solito locale a una certa ora. E quando siamo tutti seduti al tavolo decido di rompere il ghiaccio. Vedete direttore, prima di dirvi cosa penso, potete cortesemente dirmi che cosa avete risposto al manager di Mediaset. In realtà, mi fa il direttore, non abbiamo data nessuna risposta, perché vogliamo sapere prima di tutto voi cosa ne pensate di questo interessamento da parte del colosso mediatico meneghino. Appoggio coltello e forchetta al piatto con la pinsa ai funghi gallucci e caciocavallo podolico e provo ad assaggiare il Teanum rosè novello biologico di nuova produzione annata 2024. Sapete, caro direttore, sarei orientato a cedere i diritti d’autore della SSN preferibilmente a Netflix o in alternativa alla divisione fiction di Amazon. Neppure il tempo di terminare la frase e un tuono di potenza terrificante esplode nel cielo. A seguire un fulmine spaventoso squarcia l’oscurità della notte garganica illuminando a giorno la mia pinsa. I lampioni di corso Garibaldi ondeggiano pericolosamente. Gli alberi di Corso Umberto 1° cominciano a vibrare di terrore. E tutti i cani randagi accorrono spaventati cercando riparo davanti alla Camera del lavoro oggi sede del Partito Democratico. Quasi contemporaneamente il Sindaco di San Nicandro Garganico posta su FB le prime immagini dell’alluvione e la notizia che, a causa dell’eccezionale ondata di maltempo, sono andate in tilt una serie di centraline Enel, nei quartieri dove il buon dio non dà i suoi raggi. Ma la Protezione civile, rassicura il primo cittadino, è già all’opera e le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile. E mentre il direttore e l’intera redazione abbandonano di corsa il locale alla ricerca disperata di un taxi per tornare a casa, mi affaccio sulla porta per ammirare il torrente che ormai lambisce i marciapiedi. Dopo cinque minuti cinque, Corso Garibaldi è un fiume in piena nel quale galleggiano, in ordine alfabetico:
1.Una lattina di coca per niente originale ammaccata sulla scritta
2.un ombrello a strisce tipo Juventus senza manico comprato dai cinesi con le stecche piegate dal vento del giorno prima
3. Una scatola di cartone per pizza da asporto stranamente ovale proveniente da una Pizzeria di Apricena l’unica al mondo che fa la pizza ovale
4. un asciugacapelli professionale originale degli anni ’50, appartenuto a un famosissimo coiffeur di Sannicandro che adesso ha chiuso
5. un bastone da pastore di capre di seconda mano con sopra un tatuaggio di serpente locale
6. un manifesto elettorale delle elezioni comunali del 92 con la faccia di un candidato che poi alla fine non è stato eletto e ci ha rimesso un botto di soldi che aveva investito nella campagna elettorale sicuro di vincere ma alla fine neanche i suoi parenti l’hanno votato e solo da poco è uscito da una grave crisi depressiva grazie soprattutto alle amorevoli cure della madre ultranovantenne che gli aveva detto fatti i cazzi tuoi e non ti candidare
6. una tanica verde di olio di oliva che in passato aveva ospitato olio di semi di girasole geneticamente modificati
7. un foglio scritto a pennarello rosso con la scritta PAGNIOTTA 2 kg euri tre solo oggi
8.Un manifesto proclama del principe della goliardia che gli avevano detto che facendo il principe si sarebbe comprato la macchina nuova e invece non solo non se l’è comprata ma la ragazza la lasciato e si è messa con un ex principe che all’epoca di macchine se ne era comprate due. E l’elenco potrebbe continuare se non fosse che la pioggia non smette di cadere, ed è venuto il momento di rientrare e chiedere a Tita un altro bicchiere.
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