SSN 80 io sono Revinaldo, il rivoluzionario

La SSN 80

Io sono Renivaldo, il rivoluzionario

Sono partito dal lontano: HINTERLAND milanese per venire qua. A Skiapparo. Fraz. Di Torre Mileto. O di Lesina. Non si capisce. Ad attrarmi irresistibilmente in questa avventura che non so dove mi porterà è stato il forte richiamo ancestrale dei miei antichi antenati: I mitici LONGOBARDI. Chiamati così perché non si tagliavano mai la barba.  Un mio trisnonno conservava ancora una spada che lui diceva apparteneva al mitico Agilulfo, nipote di TATONE, imperatore dei longobardi del VI sec. D.C. Popolo dominatore che in queste terre ha dominato in lungo e in largo. Un giorno, mentre mi trovavo a Cinisello Balsamo, nel salotto IKEA di casa mia, mi appisolai. Lidia, mia moglie era uscita a fare la spesa o dall’estetista, non mi ricordo bene. Mi appisolai e caddi in un sonno profondo e molto agitato e sognai. Sognai che Rotari, il grande Rotari, imperatore e dominatore incontrastato dell’Italia intera, cognato del duca CRICCONE, mi ordinava di scendere lungo la VIA SACRA LONGOBARDORUM, in Puglia, e marciare fiero e deciso verso le terre di Skiapparo. Va, mi ordinò il MITICO ROTARI, va, domina e fonda LA LIBERA REPUBBLICA DI SKIAPPARO, porta in alto il vessillo e la spada, fallo in mio nome e in memoria di me.  TE LO ORDINO!!!! Nel frattempo mia moglie era rientrata e non aveva fatto nemmeno in tempo ad appoggiare sul pavimento la busta della spesa che, accortasi che ero tutto sudato e vaneggiavo urlando “Rotari, Rotari” e facevo finta di brandire uno spadone di 30 kg, mi fece annusare dell’aglio che aveva appena comprato da CARREFOUR che mi fece svegliare immediatamente dall’incubo e mi ricondusse alla realtà. Da allora la mia vita non è stato altro che aspettare la pensione per trasferirmi qui, in provincia di Foggia, a due passi da San Nicandro Garganico, tra il lago e il mare, il cielo e la terra, cefali e anguille, materassi lavatrici e frigoriferi abbandonati lungo via Skiapparo e cumuli di rifiuti cui di notte dò fuoco per tenere lontani i topi: le terribili pantegane lesinare di cui già parlava Rotari nel suo famosissimo EDITTO del IV sec. D.C. In questo mio sogno ho trascinato mia moglie Lidia. E adesso siamo qui. A Skiapparo. Che all’inizio si lamentava. Poi da quando ha conosciuto la moglie dell’avvocato, Natina, stanno sempre insieme dalla mattina alla sera, si raccontano tutto e di più e non si lamenta più. Va a capire le donne! Ho solo un rimpianto: mi manca tanto Maya, la sguattera del Guatemala, la nostra cara e giovane domestica atzeka che è rimasta a Milano. Ma non dispero. Ho già parlato con mia moglie e forse ci raggiunge qui in Puglia.

Copyright Emilio Panizio https://ladomenicadellavvocato.wordpress.com/

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