LA SPIAGGIA SENZA NOME 77
Natina e l’assistente sessuale
Oggi Lidia, santa donna, mi ha accompagnata a Lesina dove faccio una volta a settimana una seduta di psicoterapia cosiddetta rigenerante. Il dottore che mi tiene in cura di cui non posso fare il nome perché me l’ha vietato perché sa che sono la protagonista di una webnovela su internet, e non vuole finire sul web ci tiene alla sua professionalità. Lui segue il famoso metodo e le linee guida del dr Carl Gustav Jung. Ormai ci vado da subito dopo che Matt mi ha piantata e ci diamo del tu. Natina, mi fa, ti devi mettere in testa che non è che puoi rimanere in psicoterapia all’infinito. Un bel giorno dobbiamo dire basta. Prima di tutto perché come sai è costosa. A proposito da quanto tempo che non mi dai un acconto? Ma poi c’è un momento che bisogna dire basta. Ma come faccio, gli chiedo. Allora, mi spiega, il trauma dell’abbandono dovresti averlo superato, ormai la separazione da Matt è cosa passata. Il trauma dell’abbandono lo superano pure i cani. E tu non solo non sei un cane ma sei pure una ragazza intelligente. Poi, mi fa, per quanto riguarda la sfera sessuale che ti lamenti che non riesci a trovare un nuovo fidanzato, che nel tuo caso un nuovo fidanzato sarebbe la soluzione ideale, e anche il maestro Jung, attribuiva molta importanza a questa tecnica terapica in termini medici si chiama CSC (chiodo schiaccia chiodo); provvisoriamente puoi fare ricorso all’assistente sessuale. Dottore e che sarebbe. Allora secondo la legge italiana, il diritto al sesso coincide con il diritto alla salute di cui all’art. 32 della Costituzione. Quindi la Repubblica Italiana riconosce il diritto a una vita sessuale soddisfacente come facente parte del più ampio spettro del diritto alla salute che è fra i diritti inviolabili della persona umana, riconosciuto sia dalla DUDU (dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e quindi anche della donna), sia anche dalla CEDU (convenzione europea dei diritti dell’uomo e quindi anche della donna). Ora. L’assistente sessuale (ASSISESS) è previsto dalla normativa sanitaria e consiste in prestazioni sessuali di tipo naturale elargite da professionisti del sentimento iscritti all’asl di appartenenza (nel tuo caso sarebbe l’asl FG2). Nei casi come il tuo o anche in altri casi in cui vi sia una effettiva impossibilità del paziente di avere una soddisfacente vita sessuale, si recano a semplice richiesta anche whatup e previa prescrizione medica, presso il domicilio del paziente ed eseguono la loro prestazione, senza nessuna implicazione emotiva e si paga solo il ticket. Dottò ma veramente? Natina: e che stiamo qua per raccontare barzellette?! E su! E’ un servizio assistenziale come gli altri, già sperimentato con successo nei paesi scandinavi, che sono da sempre molto più avanzati del nostro. Dottore ma io non ho un centesimo con tutto quello che spendo qua. Allora parli col suo avvocato e deve chiedere al Tribunale di Foggia un aumento dell’assegno di mantenimento a carico del suo ex per assistenza sessuale oppure chiedi se il ticket lo rimborsa l’asl. In caso contrario chiedi l’esenzione dal ticket per patologia cronica. Al ritorno da Lesina, Lidia ha voluto fare la vecchia strada padronale che costeggia il lago. Guardaa un airone rosa, guarda Lidia, sulla riva del lago. Natina, mi fa Lidia, ma veramente, ti ha detto che esiste questo… come si chiama? Assises, assistente sessuale. Sì, dice che esiste veramente e dice che si paga solo il ticket. Mah, conclude Lidia, ci dobbiamo proprio informare.
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