Il 'Dopo di Noi', il progetto con cui l'ASP Zaccagnino potrebbe assicurare un futuro dignitoso a giovani e meno giovani disabili, ha una chances in più.
Il CdA dell'ASP, infatti, lo scorso 5 agosto ha deliberato all'unanimità sulle modifiche allo statuto dell'Ente necessarie per rendere giuridicamente fattibile il progetto.
Un progetto su cui l'Amministrazione comunale in carica, guidata da Costantino Squeo (PD), aveva scommesso innestandovi una buona parte della sua campagna elettorale, con tanto di rassicurazioni ricorrenti dell'Assessore regionale alle Politiche Sociali Elena Gentile (PD). E un progetto per il quale, sin da subito, il nuovo CdA dell'ASP guidato da Nicandro Di Salvia (SEL) aveva manifestato i suoi dubbi, avvinghiati principalmente alle difficoltà di modificare lo statuto e, quindi, il volere del testatore.
Timori manifestati con convinzione nell'ultimo incontro pubblico del neo-presidente, provocando una serie di polemiche sfociate in una nemmeno tanto velata contrapposizione tra il PD e il locale coordinamento di SEL.
«Non me la sento di prendere in giro i genitori dei disabili di San Nicandro come è stato fatto fin ora» aveva testualmente dichiarato Di Salvia in risposta all'ex assessore della giunta Squeo Antonio Carbonella, tra i sostenitori del progetto. «Non credo si possa modificare lo Statuto ma - aveva sottolineato di Salvia - vi garantisco che faremo il possibile per tentare quanto necessario».
Se le dichiarazioni di Di Salvia sembravano poco fiduciose, ora è proprio lo stesso CdA da lui diretto a "fare il possibile" e promuovere le modifiche allo Statuto, con un atto deliberatorio che ha visto unite le anime politiche dell'organo di amministrazione in una corale e responsabile presa di posizione.
Un risultato, si legge in un comunicato di Sinistra Ecologia e Libertà, «raggiunto grazie alla disponibilità di tutti i soggetti coinvolti nella procedura amministrativa ad un sereno e proficuo confronto, consente il raggiungimento di diversi obiettivi. Il primo, senza dubbio il più importante e rilevante, consiste nella possibilità, a modifiche approvate, di avviare da parte dell'ASP e di concerto con la Regione Puglia, l'Ambito Territoriale dell'ASL di Foggia, le Associazioni e le famiglie dei disabili, la realizzazione del Progetto "DOPO DI NOI».
Il problema principale, infatti, è che lo Statuto dell'Ente, riferito al testamento del benefattore Vincenzo Zaccagnino, datato peraltro 1944, prevede l'assistenza espressamente ai minori bisognosi di San Nicandro Garganico. Per essere fattibile il 'Dopo di Noi', quindi, è necessario estendere il beneficio anche a disabili maggiorenni, rappresentando questi, nella società odierna, una categoria svantaggiata per molti versi equiparabile.
«La nostra speranza - si legge nel comunicato di SEL - è che, chiusa la fase dell'avvio dell'attività del Consiglio e la nomina di tutti gli organismi amministrativi previsti dalla legge (che come quasi sempre accade, in tutti gli enti, fa nascere polemiche), si possa cominciare a lavorare con maggiore serenità e soprattutto con la consapevolezza che la "Zaccagnino" non può e non deve,diventare campo di battaglia per improbabili "obiettivi politici".
I partiti, tutti i partiti, rivolgano le loro attenzioni ai grandi e drammatici problemi che la nostra città ha di fronte a sè. Il CdA lavori con serenità alla elaborazione di un grande progetto che consenta all'ASP di dare il suo grande contributo alla rinascita di San Nicandro insieme alle altre istituzioni presenti sul territorio. Il Comune innanzitutto».
Ora la delibera sarà trasmessa al Comune, all'Ambito territoriale della ASL e, infine, alla Regione, per le relative approvazioni. E sono in molti a ritenere che, superato lo scoglio del CdA, le modifiche auspicate avranno strada facile se, a benedire il progetto, è un assessore regionale.
M. V.