In occasione delle feste natalizie, quest’anno Cagnano Varano potrà sfoggiare un albero di Natale davvero speciale. Lo si potrà ammirare nell’isola pedonale nei pressi del Municipio. È alto oltre 8 metri ed è completamente realizzato con le reste ovvero quei retini di plastica utilizzati nella coltivazione dei mitili che, invece di essere smaltiti nei porti, finiscono in mare per poi spiaggiarsi sui litorali. La spiaggia di Isola di Varano, il tratto costiero che si estende da Capojale a Foce Varano, ne è pieno in particolar modo dopo le mareggiate che riportano a riva rifiuti e detriti che hanno navigato a largo.
Un vero e proprio danno all’intero ecosistema marino perché queste “calze” colorate, essendo in plastica non biodegradabile, restano inalterate per decenni nell’ambiente mettendo a serio rischio la sopravvivenza della fauna marina e deturpando l’ambiente costiero.
Negli ultimi mesi però le reste presenti sulla spiaggia di Capojale sono andate praticamente a ruba. Merito di un gruppo di volontari di Cagnano Varano che hanno invitato la cittadinanza a raccogliere i retini di plastica per farne un grande albero di Natale.
Un’iniziativa del genere è già stata realizzata a Carovigno, un comune in provincia di Brindisi, dove un anno fa, nell’ambito di un concorso natalizio, è stato costruito un albero di natale proprio con le reste.
Perché non farlo anche nel nostro Comune? Si è chiesta una cittadina di Cagnano Varano, Nicoletta Bevilacqua, che ha così postato il suo input su un gruppo di Facebook: “Alcuni cittadini hanno risposto subito al mio appello. Siamo partiti con un gruppo di 6 persone e non solo di Cagnano”. Tra di loro infatti c’è anche un cittadino del vicino comune di Carpino: “Il suo contributo vale il doppio” commenta Nicoletta.
Il gruppo si è messo al lavoro già dallo scorso maggio promuovendo una giornata ecologica e invitando tutti i cittadini a partecipare. L’obiettivo: raccogliere le reste presenti lungo il litorale di Capojale pulendo così la spiaggia dai numerosi rifiuti, ma allo stesso tempo ricavando il materiale per realizzare l’albero di Natale.
I retini raccolti in questa prima giornata non sono bastati. È stata così organizzata, tra settembre e ottobre, un’altra giornata ecologica per raccogliere altre reste. Alla raccolta è seguita la pulizia di questi retini che poi sono stati “arrotolati” per formare le palline di Natale. Un lavoro reso ancora più semplice grazie all’utile video tutorial realizzato e postato sulla pagina Facebook del gruppo.
Intanto sempre più persone hanno iniziato a portare il loro prezioso contributo. “Abbiamo notato che qualcosa si stava muovendo” racconta Nicoletta. “Qualcuno ci ha fatto trovare dei sacchetti pieni di reste davanti alla porta della ferramenta, il nostro punto di incontro. Altri hanno raccolto il nostro invito a ritirare delle reste per poterle lavorare nelle proprie case. Alcune donne prendevano le reste e le arrotolavano mentre erano al parco giochi con i loro figli. È stato bello veder formarsi dei gruppi spontanei che lavoravano a questo progetto”.
Il risultato è un albero di Natale realizzato con ben 6mila reste che presto sarà anche illuminato grazie alle luminarie fornite dal Comune di Cagnano Varano. L’opera non è stata ancora completata, ma manca poco. Per il prossimo 8 dicembre infatti è in programma la sua accensione. “Per l’occasione ci siamo attivati per avere la presenza delle scuole e abbiamo chiesto la disponibilità della banda municipale. I bambini eseguiranno anche dei canti natalizi grazie al laboratorio curato da Carolina Tancredi”. Insomma l’atmosfera natalizia non mancherà. “Ci auguriamo che l’albero possa restare per tutto il periodo natalizio”.
Che fine faranno le reste utilizzate per l’albero? “L’idea è quella di riutilizzarle per altri progetti – dice Nicoletta – magari per il Carnevale. Altrimenti saranno portate nell’isola ecologica”.
Oltre che promuovere una pratica tanto virtuosa come il riciclo, l’obiettivo dell’iniziativa guarda molto lontano. La speranza infatti è che al più presto queste reti di plastica inizino ad essere recuperate e smaltite in modo corretto per porre fine a questo inquinamento che può diventare davvero pericoloso per il nostro mare. Raggiungere questo obiettivo sarebbe il più bel regalo da trovare sotto l’albero.
Fonte: Il Resto del Gargano