Il consigliere regionale Cecchino Damone (PPdT) ha inviato una nota al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, sulla situazione dell'orbita sanitaria foggiana che, stando alle dichiarazioni dell'esponente di opposizione, non vede ancora attivato alcun provvedimento per rafforzare i presidi durante la stagione estiva.
«La stagione estiva sul Gargano Nord, già provato dalla crisi economica - scrive Damone - oggi registra una assoluta carenza di servizi sanitari che fino all'anno scorso l'azienda sanitaria, sia pure con notevoli difficoltà e carenze, era riuscita ad assicurare.
Oggi, purtroppo, siamo al 5 luglio, e l'amministrazione regionale non ha istituito alcun servizio estivo, nè postazione medica ampliata dal raddoppio del 118 perchè sull'intero versante che va da Lesina Marina, Torre Mileto, Capoiale, Foce Varano, Rodi, Peschici e Vieste non è stato realizzato alcun intervento e tutto viene affidato alle Guardie Mediche con i limiti che la normativa impone ai sanitari ivi impiegati.
L'On. Vendola, Assessore della provincia di Foggia, come ha detto alla Fiera di Foggia - continua il consigliere regionale di minoranza - non riesce a vedere che oggi il Gargano subisce un ulteriore colpo mortale.
Immagina il Presidente quale sarà la valutazione della massa di turisti che affollano le nostre spiagge garganiche quando, in caso di necessità, si accorgeranno che l'assistenza sanitaria è assolutamente inesistente? Sa il Presidente Vendola che anche quando un turista o un cittadino del Gargano riuscisse ad arrivare al pronto soccorso dell'Ospedale di San Severo, anche qui deve affidarsi alla Provvidenza, perchè presso quel presidio sono in servizio 5 medici in un periodo di servizio H24?
Si affacci qualche volta presso quella struttura e verificherà che il confronto non regge nei riguardi di un presidio del Libano; gente che grida, che litiga, che attende ore per ricevere uno straccio di visita. Come può un presidio di pronto intervento agire con due soli medici di giorno ed uno di notte per una popolazione di 250mila abitanti? Questa popolazione durante l'estate diventa veramente molto numerosa con le conseguenze che gli utenti non trovando postazioni sanitarie, non avendo il servizio del 118 raddoppiato rischia di subire conseguenze fisiche inimmaginabili che avranno una ricaduta enormemente negativa ed anche sulla forma di accoglienza turistica che rischia così di cancellare dagli itinerari estivi l'intero Gargano Nord.
Una politica oculata della spesa, epurata da impegni voluttuosi, di somme per consulenze tuttora vigenti, di onorari esosi a professionisti esterni che aggravano comunque il bilancio regionale, avrebbe consentito ai Direttori Generali di agire come per gli anni decorsi.
Ma oggi l'assessore-presidente della provincia di Foggia, on. Vendola, una volta riavuta l'elezione non ha tempo di guardare ai problemi gravissimi del Gargano, sempre osteggiato, perchè ben altri traguardi riguardano la sua politica tutta proiettata sul piano nazionale.
Invito l'assessore-presidente - conclude Damone - a trovare un piccolo spazio del suo prezioso tempo, ormai speso per incontri nazionali ed internazionali, a prendersi cura dei problemi sanitari del nostro comprensorio e del Gargano; Sanità e Turismo sono due settori che insieme possono determinare il rilancio di una politica che allo stato risulta essere assolutamente assente».