Ho letto un editoriale del direttore di una testata radiofonica locale, nel quale si scrive che potremmo sfruttare la possibilità di creare un eventuale flusso (di chi??) reclamizzando l'agonia di un paese.
Ho meditato molto prima di scrivere questo mio pensiero politico che può essere, anche contestabile ma deciso e meditato e dico solo che questo paese, chi per invidia, chi per inettitudine acclarata, chi per interessi personali esasperati, chi per una finta ideologia cambiata, ad horas e per interesse, che pone chi sta di fronte, non come l'avversario, bensì come "IL NEMICO", ANCHE SE FA BENE... chi per mero ed egoistico tornaconto, della serie: "vanno bene i fatti miei e del resto "CHI SE NE FREGA" e potrei continuare ancora per ore... ma non lo faccio solo per decenza... Ma la coscienza e il rimorso hanno anche un valore nell'essere umano (o almeno così dovrebbe essere), quando si ha la prima che ti morde dentro e il coraggio di liberarsene nella seconda.
Allora al posto di far continuare a morire il nostro paese, ora si cerca di sfruttare, come filosofia di pensiero, anche la malinconia, che non sarà mai una risorsa, perché il sorriso, l'ottimismo, la programmazione e la felicità sono delle vere risorse... Basterebbe, invece, un giusto esame di coscienza, un semplice "mea culpa" e il revisionismo asettico ed oggettivo... null'altro! Che dire ancora? "U PAES C' L'AN F'NUT..." e ancora si parla di sfruttare tutto... anche la MALINCONIA!.
Dico questo, perché San Nicandro Garganico era, da secoli, il paese della gioia di vivere, delle tradizioni, della capacità individuale, ecc.. Oggi, invece, vive una lenta ma irreversibile agonia, come chi non ha più neanche la forza e il coraggio di farsi un "mea culpa"... e allora avanti tutta verso il burrone di Narda Cece, con rassegnazione e malinconia! Ma "il pesce puzza dalla capa": INTELLIGENTI PAUCA". Però dopo la testa, anche il corpo è destinato a imputridire, no? E allora? Siamo ormai circa 11000 - 11500 abitanti di cui il 75% anziani e impiegati e questo nostro paese è, ormai, un malato TERMINALE! E se non si ha il coraggio di dirlo, dire veramente e finalmente la verità e programmare per poi operare... scenderemo ancora... sia come abitanti che come malinconia, che è la fase precedente della depressione... e poi porta al suicidio collettivo!
Però ora basta ancora nasconderci dietro il dito e non voler parlare dell'amico e dell'amico connivente dell'amico.
Pubblicare questo mio pensiero non vuol dire affatto "sparare sulla croce rossa amministrativa", perché, dopo tre anni e mezzo, la loro inettitudine è palese e sotto gli occhi di tutti ... Ma il mio è un grido di dolore, di una persona che ama ancora questo che resta ancora, non più di una ridente cittadina... ma di un paese dove il cielo è grigio sempre... il sorriso delle famiglie non c'è più... forse non cìè più neanche la famiglia, i servizi sono ormai una chimera, la sicurezza è scappata via, il " zompafossismo politico" è la normalità... anzi lo si scusa e lo si capisce pure. LA SPEME, ANCHE LA SPEME FUGGE... da San Nicandro Garganico. Gli avvenimenti culturali veri non ci sono più o sono diventati uno sparuto ricordo del tempo che fu, si emigra da questa città perfino col trenino estivo, portando soldi e gente altrove... ma fuori dalla nostra città mentre i commercianti muoiono, i negozi chiudono e il targhettino "SI VENDE" resta l'ultima speranza per recuperare i pochi soldi investiti e scappare via. E poi si "scimmiotta" tutto, ma in realtà, non c'è nulla di nuovo sotto il sole... allora? Dobbiamo ancora parlarci addosso e arrampicarci sugli specchi di un monologo? O è meglio che una volta... una volta soltanto si ascolti la voce di dentro che chiama coscienza?!?
Con la stima di sempre all'uomo e al professionista... ma il direttore di questa radio, che ascolto sempre e con attenzione, ha la sua coscienza a posto nel non dire delle crude e nude verità? Cosa fare allora? Girare pagina. Ripartire, ripartire, ripartire! Senza scrupoli di parte, perché, a breve, questa città e i suoi "sparuti residenti-resistenti" non avranno più neanche gli scrupoli su cui poter contare. Dire finalmente la verità, grande assente, SULLA BOCCA DI TANTI DI NOI, negli ultimi anni nella vita socio economica e culturale di questa ex città... ma dirla tutta, e davvero!
P.S. Siccome non ho scheletri in nessun armadio...pronto sempre al confronto con tutti...e con documenti alla mano, quindi, se vorrete potete pubblicare anche questo mio "accorato" pensiero verso chi, come me, non accetta " l'eutanasia di una comunità"... Non accetta la malinconia come una probabile risorsa...ma vede come risorsa la gioia di vivere e voglia di fare ancora, anzi, di tornare a vivere, trasmetterla e lasciarla in eredità ai pochi giovani residenti - resistenti che ancora ci sono. "Scripta manent...verba volant" E un popolo che perde identità, scrittura e memoria è pericoloso... PER SE STESSO!