Quella andata in scena in piazza 4 novembre a fine luglio è stata solo di una commedia, o la tragedia di un fallimento voluto e per tempo annunciato, o cos’altro?
Siamo alle solite, invece di stampare e divulgare “ON –LINE” dati certi ed incontrovertibili, in quanto certificati dagli Organi preposti dalla legge ai controlli della spesa pubblica (i nostri soldi), è sceso nuovamente in piazza, il vecchio sistema di fare politica degli anni ’90 delle chiacchiere, chiacchiere, e delle beffe, ovverossia all’intelligenza altrui.
La “conferenza di fine mandato all’ASP Zaccagnino” tenuta dall’ex presidente Di Salvia, fuori tempo massimo. Una ulteriore spesa pressoché inutile di soldi pubblici, per la diversa imposta formalità di informazione “ON –LINE” attraverso il sito istituzionale “aspzaccagnino.it”, ma non supportata da atti pubblici redatti da soggetti qualificati (direttore generale) e certificati in calce dai revisori dei conti.
In una siffatta situazione, di grave degrado e ritardo “informativo - culturale - amministrativo” (il termine adoperato è buono ed è voluto), quella praticata dall’ASP –Zaccagnino, a livello di “trasparenza”, può essere definita tranquillamente del tutto ”unica”, in tutta la penisola Italiana, ove operano invece fattivamente e con grandi risultati tantissime altre ASP, sull’intero territorio pugliese e nazionale (vedi ad esempio: il sito dell’ASP di Ferrara, collegata direttamente al sito del Comune, sezione amministrazione trasparente, ove trovasi correttamente pubblicati : i bilanci di mandato e sociale, la carta dei servi, le modalità di accesso e la qualità erogata dai servizi, il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità e relativo stato di attuazione (art. 10, cc. 1, 2, 3 ed art. 10, c. 8, lett. a), del d.lgs. n. 33/2013), i bilanci programmatici, i conti degli ultimi 5 anni, gli emolumenti corrisposti al direttore generale ed i “curricula”.
Quello che rimane, tra le tante cose non dette dall’ex presidente Di Salvia, vi è una sola certezza costituita dalla perdita irrevocabile del finanziamento Regionale di €. 150 mila, messo a disposizione dalla Regione Puglia già nel 2010, per la realizzazione del progetto: “DOPO DI NOI”, attraverso la ristrutturazione di immobili di proprietà in località San Nazario, da adibire a STRUTTURA RESIDENZIALE PER DISABILI GRAVI SENZA SUPPORTO FAMILIARE, e rimasto lungamente inutilizzato.
Il perché non è stato finora detto chiaramente.
Ma, si dice ed io non ci credo, che sia stata la mancata disponibilità, da parte dell’ASP - Zaccagnino dei locali precedentemente messi a disposizione del Comune di San Nicandro Garganico, attraverso la stipula di accordi di programma sottoscritti tra il Comune e l’allora Commissario Straordinario, dott. Michele Di Bari, oggi PREFETTO di Modena, in prima linea nella lotta alla criminalità calabrese del Nord, in base a quanto riportato dalla stampa nazionale e dai TG.
Negli atti pubblicati “ON –LINE” dal Comune risulta, ”pro bono pacis” (e per non sconvolgere la situazione tranquilla e non creare contrasti di sorte) che, con determina n° 06 del 29.01.2015, a firma del responsabile del Servizio LL.PP., Gestione del Territorio, Patrimonio ed Ambiente del Comune, ad oggetto: ”Delibera di Giunta Regionale n° 1411/2007 -STRUTTURA RESIDENZIALE PER DISABILI GRAVI SENZA SUPPORTO FAMILIARE (DOPO DI NOI) DA REALIZZARE NEL COMUNE DI SAN NICANDRO GARGANICO (FG).- NOTA REGIONE PUGLIA DEL 15-07-2014 PROT.6038. - RESTITUZIONE FINANZIAMENTO REGIONALE € 150.000”, si è provveduto alla immediata restituzione delle somme introitate (e non utilizzate) nel più assoluto silenzio ed attribuzione di responsabilità politiche e funzionali di mandato, prettamente riconosciuto solo “a livello fiduciario”. E, che non dovrebbe essere revocato per i danni prodotti in questi 5 anni (e forse più) di mancati servizi resi fin qui alle famiglie e per chi sa ancora quanto tempo alla ricerca di altri finanziamenti comunitari. E perché ci dovrebbero essere riassegnati?
Cosicché quello a cui abbiamo assistito, per i notevoli risvolti sociali sulle famiglie presenti sul nostro territorio, è stato un “miserrimo teatrino” delle meschinità umane, in cui celata artatamente la perdita delle somme già erogate dalla Regione Puglia di €. 150.000 (e costituenti un’assoluta certezza), è stata data una promessa in diretta dipendenza della sua riconferma a presidente dell’ASP-Zaccagnino per i prossimi 5 anni.
Insomma, e per concludere, la lettera aperta del 22.07.2015, pubblicata integralmente su questo “BLOG” di informazione ”ON-LINE”, voleva essere una sorta di ”appello” e di … consigli utili rivolti ai futuri Amministratori della cosa pubblica che, essendo stati dati finora in maniera del tutto ”gratuita”, anche sotto l’aspetto professionale ed informativo, sono rimasti in questi ultimi 5 anni del tutto inascoltati, per l’”autoreferenzialità” dei soggetti attuatori costituiti da ”ex deportati”(il termine adoperato è ancora una volta buono ed è voluto) degli anni ’90, asserviti in maniera disinteressata, ma non troppo, alla politica posta in atto negli anni addietro dall’ ex ”Palazzo Zaccagnino”(ex sede municipale, da decenni in perenne consolidamento statico e funzionale), ma che ha portato prima quasi al fallimento dell’ex Fondazione Zaccagnino, con la vendita di parte del patrimonio mobiliare ed immobiliare, e poi, alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune, per oltre ad €. 13 milioni di accertamento fino al 2011, il cui importo è in notevole ascesa.
La nostra città, in questo momento di crisi economica e soprattutto “culturale” nei diversi settori, avrebbe sempre più bisogno di “persone normali”, ripeto solo di “persone normali” e non di “supermen” votati (e non) alla politica di ”lunga carriera”, quasi a stile di vita.
In questo desolante palcoscenico in cui ”attori”, per mestiere e stile di vita, pur non conoscendo un solo giorno di serio lavoro, restano o dovrebbero restare sempre senza meriti ancora lì, incollati alle comode “poltrone del potere” per amministrare dall’alto i soldi pubblici (i nostri soldi), anche nelle mutate realtà della politica dei nuovi presidenti : Michele Emiliano della Regione Puglia (ex magistrato) e di Matteo RENZI (ex sindaco) nella funzione di Segretario Nazionale del PD e Presidente del Consiglio dei Ministri, noto come ”rottamatore” della politica del ”non fare” e dire solo chiacchiere, chiacchiere e chiacchiere, a coperture delle beffe (o bugie da 4 soldi).
Un miserrimo teatrino è quello che è andato in onda in questo fine di agosto, tra tante lettere aperte, ma per lo più simili nei contenuti generali: il “degrado” e la mancanza di ”sicurezza e controlli” sul territorio!!! Tra le tante, vi è una lettera aperta del 2012 (ndr), a firma dall’ex assessore alla Trasparenza, ed ex Vice Sindaco, dott. Costantino Cirelli, funzionario del Ministero Infrastrutture e Trasporti di Roma, contenente una dettagliata ulteriore denuncia del sistema di fare la politica a livello locale, giudicata attuale e condivisibile dal sottoscritto.
Insomma, i cosiddetti ”palazzi di vetro” costruiti e voluti a simbolo della ”trasparenza”, sono finiti per divenire le roccaforti solo dei poteri forti ed impositivi, con tanto di recinzione invisibile ed invalicabile dai cittadini, sempre meno informati e formati dei diritti, che provvede solo ad autoalimentarsi attraverso la raccolta sui territori di risorse …… granarie, ribadite continuamente e spot, dell’ on.le Antonio RAZZI, reso famoso da Crozza, ”nel paese delle meraviglie”…… lo specchio della nostra città!.
Evidentemente, e non può essere che così, la perdurante presenza nella politica di travestisti, di ”maghi e fattucchieri” degli anni ’90, ovverossia di ”burattini e burattinai”, giunti inesorabilmente sulla spiaggia dell’ultima ora, ovverossia di ”saltimbanca” avulsi a salire sul carro del vincitore con il cambio della bandiera rossa, sono divenuti i portatori ed esportatori di quella “autorefenzialità” della canzone il “gatto e la volpe” di Bennato, a tutti ben nota ed i cui versi giungono oggi, più che appropriati, o no?
E, quella andata in onda carissimi concittadini, cos’è stata secondo Voi?