Sicurezza stradale: il tema di cui non si parla

Se apriamo uno dei motori di ricerca su Internet e proviamo a scrivere “sicurezza stradale”, tra i primi messaggi che leggeremo, tratto dalla nota enciclopedia multimediale “Wikipedia”, ci sarà questo: “Le misure di sicurezza stradale hanno come obiettivo la riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti veicolari e lo sviluppo ed il dispiegamento di sistemi di gestione”.

Partendo, quindi, dal presupposto che bisognerebbe, in ogni modo, cercare di ridurre il numero di incidenti stradali, ci chiediamo cosa si fa a San Nicandro per la sicurezza stradale?

Quali sono le misure (necessarie) da attuare e quelle attuate per la gestione della sicurezza e dell'educazione stradale? Come educhiamo i più giovani alla sicurezza stradale?

Sfortunatamente, si fa pochissimo. Anzi, direi, nulla. Sono molte le zone potenzialmente pericolose nella nostra città, sia centrali che periferiche. Sono, altrettanto, molti i giovani “poco educati” alla sicurezza stradale e, spesso, quasi ignari dei pericoli.

Scoprirei l'acqua calda se mi limitassi a scrivere che la città è piena di buche e che, alcune, sono molto pericolose per gli automobilisti e, soprattutto, per motociclisti e ciclisti. Dopo i recenti interventi per l'installazione della linea Internet "ultraveloce" e i rattoppi "alla buona" effettuati qua e là in città, alcune strade sono diventate, addirittura, a prova d'equilibrio proprio per i ciclisti e motociclisti, con pericolosi lunghi solchi sulla strada che potrebbero causare delle cadute.

Purtroppo il problema c'è ed andrebbe affrontato prima possibile.

Le strade urbane pesantemente dissestate sono tante. Troppe. E se iniziassi ad elencare tutti i problemi stradali dovuti allo stato delle strade, non asfaltate, piene di buche pericolose o senza un'accurata segnaletica orizzontale, non basterebbe, purtroppo, un solo articolo.

Ciò di cui, invece, si dovrebbe parlare è la sensibilizzazione, la “cultura” della sicurezza stradale nelle scuole e tra i giovani - e non solo la mancata manutenzione che è, comunque, fondamentale.

Non pensate sia ora di smetterla con quel “laissez-faire” che, qui, va avanti da troppo tempo?

Con il passare degli anni, la situazione peggiora: i giovani, soprattutto, sembrano avere una percezione minima e “dilatata” sul tema "sicurezza stradale". A scuola, spesso, non vi sono campagne di sensibilizzazione. Non si parla assolutamente di sicurezza stradale. Tutto tace, a San Nicandro. Magari fino al prossimo incidente grave (che spero non arrivi!).

Il problema, quindi, non sembra essere solo gestionale, ma anche socio-educativo. Qualcuno potrebbe giustificarsi che siamo in dissesto economico e che mancano le risorse necessarie per sistemare almeno le strade principali. Mi chiedo però, se mancano anche le risorse (e le competenze) per intavolare un discorso sulla sicurezza stradale, per educare i ragazzi a scuola, per curare le segnaletiche (soprattutto quella orizzontale), per installare dei dissuasori ove sono, ormai, necessari, e infine, per posti di blocco più frequenti da parte delle autorità, al fine di evitare che molti continuino a “sfrecciare” in paese infrangendo il codice della strada. Vi sono, tuttora, svincoli, incroci e strade ad alta percentuale di incidenti e alcune strade sono completamente sprovviste di dissuasori (dossi artificiali). Quest'ultimi, se accuratamente sistemati, potrebbero limitare il numero di sinistri.

Posso solo invitare, chi di competenza, a compiere un breve giro di "perlustrazione" nelle varie zone della città per verificare lo stato di strade come Via San Cristoforo, Via Lauro, Via Torre Mileto (SP 41), Via Marconi (SS 89), Via Gramsci, prima che la situazione (stradale e della sicurezza) peggiori ulteriormente.

Su Via Marconi si sono verificati molti gravi incidenti, di cui uno mortale, proprio la scorsa estate. A perdere la vita, Fabio, un giovanissimo in sella ad uno scooter. Da allora, da quel tragico 29 luglio 2015 che tutta la comunità sannicandrese ricorda ancora, non una parola, e forse nemmeno un Euro sono stati spesi per impedire altri spiacevoli avvenimenti su quella strada - a tratti stretta e scivolosa - né su altre. Su quella strada, non sarebbe ora di installare dei dissuasori?

Fabio oggi, avrebbe compiuto 16 anni. Dovremmo farlo per lui. Dovremmo riportare il tema della sicurezza stradale al centro del dibattito socio-politico-educativo qui a San Nicandro. Dovremmo fare molto di più, affinché ciò che è successo a Fabio non accada di nuovo.

Se è vero che la media degli incidenti stradali qui in paese è superiore alla media nazionale, penso sia diventato quasi “un'imperativo”, ora, prendere delle misure cautelative al fine di evitare ulteriori situazioni spiacevoli.

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