Passato presente e futuro
La nostalgia del passato ci porta a pensare che tutto quello che è già stato vissuto sia meglio di quello che stiamo vivendo e vivremo.
È giusto guardare al passato ed ispirarsi ai personaggi che hanno reso grande la nostra terra. È giusto prendere spunto dalle grandi menti che nel passato hanno dato lustro alla nostra città. Non bisogna cadere, però, nella fallace convinzione che tutto ciò che è stato, risulta migliore di quello che c’è e di ciò che ci sarà.
I nostri avi, per certi versi, hanno avuto la strada spianata al successo. La generazione dei nati negli anni 30-40-50 e 60 del secolo scorso hanno cavalcato l’onda del boom economico e sono riusciti a costruire molto più di quanto i loro genitori avrebbero potuto mai immagire.
Oggi le cose sono diverse, più complesse, e appiattirsi sul passato rischia di far perdere il contatto con il presente e con le generazioni future che già di loro sono spaesate.
Guardare oltre non significa rinnegare le radici, ma dare la possibilità ai rami di mettere i propri frutti.
Per questo ci vuole una programmazione attenta e ispirata che vada a capire quali sono i bisogni e le esigenze di chi vuole mettersi in gioco, ora, sul territorio.
Perché come diceva Bertoli in una famosissima canzone bisogna vivere la vita “Con un piede nel passato… E lo sguardo dritto e aperto nel futuro”
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