Considerazioni di un turista di passaggio

Gentilissimi amici di Sannicandro, è con rammarico che vi porto a conoscenza di alcune dovute considerazioni a seguito del nostro soggiorno e pernottamento presso la località di Torre Mileto.

Siamo una giovane coppia padovana, che in camper è solita spostarsi con entusiasmo anche al di fuori delle rotte turistiche più tradizionali, accontentandosi davvero di poco se quel poco è conservato e proposto con cura. Questo per sottolineare che le nostre rimostranze non provengono da turisti snob settentrionali e che l’intenzione non è certo quella di cavalcare la retorica anti-meridionalista. E infatti il Gargano e il Molise, mete del nostro viaggio, ci hanno complessivamente più che soddisfatto.

Siamo arrivati a Torre Mileto nel pomeriggio di lunedì 13 agosto e abbiamo parcheggiato il camper presso una delle aree attrezzate dirigendoci quasi immediatamente in spiaggia.

Ci ha impressionato il contrasto tra la bellezza dell’acqua e lo stato di degrado del lungomare: non solo le case si affacciano sul lido ad una distanza che appare perlomeno insolita, ma a stupirci è stato il caotico succedersi di costruzioni non ancora ultimate, semi-abitate, incoerenti nelle forme e bizzarre nelle soluzioni di fortuna adottate.

E come se non bastasse, davanti a ciascuna di queste case, era incredibile la quantità di spazzatura che ricopriva la sabbia: passi la considerazione sulla convenienza razionale di tale sporcizia nella settimana probabilmente più turistica dell’anno; ma un po’ di amor proprio? Accettare quello davanti a casa propria?

Queste le considerazioni del lunedì sera a cena.. peccato, una località che potenzialmente potrebbe presentarsi diversamente e che invece sembra sopportare il degrado.

Il martedì spostiamo il camper e lo parcheggiamo in strada, ad un centinaio di metri dal bar, per approfittare comunque (come vi ho scritto, sappiamo accontentarci) di un altro paio di ore di mare prima di dirigersi verso Peschici. Al nostro ritorno in camper, verso ora di pranzo, l’amara sorpresa: una delle porte forzate e parte dei nostri effetti personali rubati. Una borsa, qualche vestito, niente di più. Tanto che non abbiamo nemmeno sporto denuncia, visto che il mezzo non aveva subito danni e la porta si chiudeva. Ma arrabbiatura comprensibile e la spiacevole sensazione di essere stati derubati della tranquillità della vacanza.

Che dire? Un episodio non rende colpevole un’intera località. Tuttavia il nostro invito è quello di ripensare soprattutto a come il vostro Comune sceglie di presentarsi. D’altra parte, non di rado il degrado estetico si accompagna ad altre forme di degrado.

Cordiali saluti,
Michele Kravina

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