Sono molto contento che, dopo tante tribolazioni tecniche ed economiche, il commissario ASP Zaccagnino abbia consegnato l'immobile ex biblioteca comunale di Corso Garibaldi alla ditta vincitrice dell'appalto per la sua ristrutturazione definitiva. Per il sottoscritto è una bellissima notizia e voglio qui approfittare per evidenziarne le ragioni. Pensate che l'idea della ristrutturazione della ex biblioteca ha avuto inizio con l'amministrazione Di Salvia (1983/88). Si pensava, all'epoca, di un suo utilizzo per l'ubicazione di alcuni uffici comunali e per la creazione di un auditorium per conferenze pubbliche da parte del Comune e di associazioni culturali cittadine. L'idea era anche di collegare tale struttura con Corso Garibaldi (come attualmente la banca BPM) con la creazione di una piccola piazzetta davanti alla sede comunale. Passarono diversi anni. Durante l'amministrazione dell'avv. Costantino Squeo, nel corso di un incontro con l'assessore regionale ai servizi sociali dell'epoca, dott.essa Elena Gentile, presso il ristorante di Franchino Sticozzi, nel quale era presente il sottoscritto, ebbi a dire ad Elena: "cara Elena se riusciamo a finanziare e recuperare quella struttura in Corso Garibaldi facciamo tredici al totocalcio". L'idea trovò subito l'interesse e l'approvazione da parte di Elena con la promessa che avrebbe valutato e finanziato un eventuale progetto per l'utilizzazione della struttura nell'ambito dei servizi socio-assistenziali regionali. Ricordo queste cose, da Ancona, non solo con un pò di soddisfazione e di nostalgia ma, anche per ricordare, a tutti noi, che non sempre le idee progettuali degli amministratori, bianchi, rossi o verdi, possono trovare immediata realizzazione. Bisogna avere solo un pò di fiducia e contenere possibilmente giudizi distruttivi partendo dal presupposto che "nessuno ha la bacchetta magica".
Leonardo Di Monte