“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso” diceva Petrarca. Non posso che dargli ragione.
Ma perché leggere?
Scommetto che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo immaginato un futuro lontano, di quando saremo anziani, e abbiamo desiderato in cuor nostro di vivere per una buona dose di anni, purché in salute. Almeno io l’ho fatto. Fantastico su questo e mille altre cose. E se per caso potessimo vivere così a lungo, ma a ritroso?
Leggere è la chiave che permette di aprire qualunque porta, spalancandola su qualsiasi strada tu voglia percorrere.
Non tutti sanno che gran parte delle persone di maggior successo del pianeta sono dei lettori accaniti, quasi si cibano di libri. E ovviamente non parlo di quelli che sei “costretto” a sfogliare per ottenere un titolo di studio.
Il problema è che le migliori menti attualmente in circolazione, studiano ogni modo possibile affinché tu ne stia lontano, spostando l’attenzione su programmi televisivi di bassa levatura e su quell’aggeggio che probabilmente stai reggendo in mano, o tuttalpiù hai parcheggiato sulla scrivania: lo smartphone.
Eppure leggere è una delle attività meno costose in assoluto. Basta una bancarella in una fiera di paese per fare scorta di libri, un mercatino delle pulci, la cantina dello zio, addirittura mi è capitato di trovare scatole colme davanti ai cassonetti della spazzatura. Costa poco, quasi nulla, ma solo una piccolissima percentuale della popolazione legge. Sarà che il primo approccio nei confronti di un libro è quasi d’obbligo: studiare a scuola, ma quando tutto finisce, cosa ci tiene lontani?
La radice di tutto questo va a ricondursi alla pigrizia insita in ognuno di noi: vogliamo tutto e subito. Basti pensare alla pillola che sostituisce una dieta sana ed equilibrata, la pomata che soppianta l’ora di massaggi, l’integratore alimentare, il prodotto miracoloso per farci dimagrire, e la lista potrebbe continuare ad oltranza.
Ricordo il primo libro che lessi da bambino. Quanti anni avevo l’ho dimenticato, probabilmente per il mio cervello non è importante. “Il mistero del lago” si intitolava, faceva parte della collana “Piccoli brividi”. Non ricordo nulla di quella storia, solo che mi fece amare la lettura. A quello fece subito seguito “20.000 leghe sotto i mari” e “Il corsaro nero”, poi ne ho perso il conto. Da allora ho cominciato a vivere altre vite oltre la mia, ho cominciato a conoscere posti, a navigare, a imparare mestieri, a scoprire il mondo. Tutto questo stando comodamente sdraiato sul mio letto.
Purtroppo nessuno ti spingerà mai a farlo, per quello devi metterti in moto da solo e sarà la chiave del tuo successo. Per lettura non necessariamente bisogna immaginare di prendere in mano mille pagine di un’enciclopedia. Qualsiasi momento di approfondimento, che sia un blog, un articolo, un fumetto, ma anche il libro di ricette, sarà la tua chiave.
Mi sono ritrovato ad avere nozioni di informatica leggendo un thriller, a rivivere le guerre di indipendenza, a distinguere le varie tipologie di nuvole. «A cosa mi serviranno mai? Nella vita voglio fare il grafico». Bene, quello sarà il tuo valore aggiunto. Potrai comunicare serenità con l’immagine di un particolare cielo, oppure mettere agitazione. Chi ha questo livello di approfondimento quotidiano, ha uno spessore totalmente e nettamente superiore a chiunque altro.
«Basta così poco?» potremmo chiederci. Il più delle volte la strada più semplice è proprio quella migliore. Non esistono formule magiche o intrugli alchemici, bisogna solo investire su sé stetti, e quale modo migliore per farlo?
Leggete. Leggete per voi stessi, vi riconoscerete nelle parole di altri e innalzerete la vostra anima, il vostro sapere, la vostra cultura: questi sono i valori che potranno migliorare il mondo, visto come collettività.
“Se potessimo vivere così a lungo, ma a ritroso?” Ci chiedevamo prima. La risposta ce la dà Umberto Eco. “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro”.
Potrai scoprire che i tuoi desideri, sono desideri universali e, stando lì, solo, sei sempre meno solo.