Karate, Matteo Leone è campione d'Europa

Il percorso di un campione

Probabilmente già dai primi passi in palestra era segnata una grande carriera. Inizia fin da bambino a praticare karate, a 12 anni poi la cintura nera. Come tutti i ragazzini, anche lui avrebbe voluto passare del tempo per strada a giocare o davanti alla tv, invece lui andava in quel dojo (luogo in cui si pratica il karate) e si allenava supportato dal padre che, dopo una fuga scoperta lo riportava in palestra cercando di insegnargli quello stesso spirito di impegno che lui oggi insegna ai suoi allievi.

Ancora oggi Matteo Leone è riconoscente verso quel padre che prima di lui aveva visto lontano, avviandolo ad un lungo percorso che non poteva essere altro che in ascesa. A 13 anni poi, la svolta: passa sotto la guida del Maestro Nazario Moffa che, osservando il grande potenziale agonistico del giovane allievo, lo valorizza e lo fa fruttare, allenandolo e tirando fuori il meglio delle sue capacità.

I risultati infatti non tardano ad arrivare. A 16 anni entra a far parte della Nazionale Italiana Juniores di Kumite, convocazione che arriva a seguito di una gara, in cui viene notato per le sue qualità combattive; nelle competizioni nazionali, si impone subito per  determinazione e grinta sui tatami di gara.

Nel 1999 la grande occasione: Campionato Europeo a Lodz in Polonia in cui esprime per la prima volta su fronte straniero, tutto il suo talento atletico, inaugurando  così quel grandioso percorso di podi che continua ancora oggi. Nel 2000 a Bologna arriva la prima grande conferma: è oro ai Campionati Mondiali nella specialità di kumite a squadre; ed è immensa soddisfazione per lui e tutta la Nazionale per quella medaglia conquistata in terra italiana. Da lì la sua carriera agonistica è sempre stata segnata da grandi successi: Campionati Italiani, Europei o Mondiali. Altro enorme successo gli riserva il Campionato Mondiale 2008 a Vilnius (Lituania) in cui il nostro campione è oro nelle specialità di kumite individuale e a squadre: 2 medaglie che allo stesso Matteo resteranno sempre nel cuore. 

In tutti questi grandiosi successi sportivi, ha senz'altro contribuito il suo Maestro nonché compagno d'allenamento Nazario Moffa, altra punta d'orgoglio del karate sannicandrese. Insieme i 2 campioni hanno calcato i podi più alti nazionali ed internazionali, in specialità diverse - Moffa è infatti uno specialista del kata - e spesso anche in coppia, nella specialità Enbu Maschio/Maschio, conquistando sempre i migliori risultati. Insieme hanno portato in alto il nome dell'Italia e della nostra stessa San Nicandro, rendendoci orgogliosi di uno sport sano, praticato ad altissimi livelli.

Tanti altri i risultati hanno poi costellato la carriera di Leone. È vero pure che nel suo percorso, come purtroppo spesso accade agli atleti, è arrivato pochi anni fa un infortunio spiacevole che l’ha tenuto lontano dalle gare per qualche mese, ma alla fine Leone è tornato a vincere: ha superato quell’evento tornando a combattere, dimostrando a sé stesso e col suo esempio, ai suoi allievi, che nella vita non è tanto importante colpire, ma come sapersi rialzare dopo una caduta. Ancora oggi, nonostante tutto, ad ogni gara Leone è sul podio

A livello nazionale soprattutto, si è fatto valere in ogni specialità dal kumite al kata, dall’enbu al fukugo, dimostrando una preparazione a tutto tondo. Proprio in quest’ultima specialità è arrivata l’ultima grande soddisfazione europea: da Belgrado (Serbia), lo scorso 8 dicembre 2013, ha portato a casa 2 medaglie d’oro nelle specialità di Fukugo e Kumite a squadre e un argento nel Kumite individuale, confermandosi per l’ennesima volta Campione d’Europa.

Da molti anni ormai è inoltre Capitano della Nazionale azzurra: punto di riferimento e modello per molti giovani agonisti tra cui i suoi stessi allievi.

Matteo Leone, è uno specialista del kumite, del combattimento, quello che nel karate Shotokan è retto da rigidissime regole di comportamento: incontri puliti, all’insegna del rispetto reciproco e del contatto non-violento, del tutto diverso da quello che molti luoghi comuni farebbero pensare. E proprio in questa specialità dà luce alle grandi qualità sportive che possiede: capacità atletica, inventiva, spirito combattivo, strategia e rispetto dell’avversario. I suoi incontri sono di classe: sul tatami è estremamente strategico, percepisce il tempo giusto, l’attimo di debolezza dell’avversario per usarlo a suo vantaggio, senza inciampare in scorrettezze dell’ultimo minuto. Dimostra esattamente il reale spirito agonistico che il karate pretende in gara e nella vita, in generale.

Alla domanda “perché proprio il karate?” Matteo Leone risponde come tutti i praticanti e tutti gli appassionati: perché gli piace e lo fa sentire bene. Anche a suo dire, il karate è uno sport altamente formativo: aiuta a migliorare il carattere e prepara ad affrontare ogni tipo di situazione della vita, è una pratica quotidiana che va al di là della tecnica fatta in palestra.  E' uno stile di vita, una filosofia che affonda radici in tradizioni lontane, talvolta incomprensibili per noi occidentali; a volte dà soddisfazioni del tutto personali, impercettibili per chi riscontra il risultato solo nella medaglie, nelle coppa o nel denaro.

Da più di 10 anni ormai Matteo Leone insegna karate a San Nicandro Garganico presso la palestra Arte e Movimento di Nazario Moffa e a Rodi Garganico presso l’Adlim Sport, conciliando perfettamente la pratica agonistica con l'insegnamento. Proprio a San Nicandro nella già citata palestra, è fiorente l'attività agonistica del gruppo di karate, il gruppo Kensho, comprendente anche i tanti praticanti dei paesi vicini di Rodi, San Severo, Apricena e Vieste, sotto la guida proprio dei 2 campioni Moffa e Leone.

Del resto, la figura del Maestro nel karate, è fondamentale: il termine “Sensei” in Giappone viene usato per indicare i docenti scolastici, gli insegnanti delle scuole buddhiste o delle arti marziali. Nel karate è il punto di riferimento dei suoi allievi, la persona con più esperienza all’interno del dojo il cui compito è proprio quello di trasferirla: non si limita ad insegnare la tecnica, deve essere anche psicologo, dottore e amico. Proprio a San Nicandro in tanti anni, molti sono stati i ragazzi e i bambini che il Maestro Matteo ha allenato, alcuni che praticano ancora oggi, altri che hanno interrotto il loro percorso: in tutti avrà sicuramente segnato un pezzo di strada.

Insomma,non ci sono solo quei grandi idoli in tv o i calciatori degli spot pubblicitari, un grande l’abbiamo anche noi, proprio qui in casa: Matteo Leone. Un atleta che pensava da campione e alla fine lo è diventato: che nonostante le difficoltà ha combattuto e continua a farlo, pensando da vincente. Un fuoriclasse, un plurimedagliato che gioca pulito, vince per sè, per il rispetto verso il suo Maestro, per la famiglia e tutti coloro che l’hanno sostenuto, per i suoi allievi, per il Tricolore cucito sul petto, per i compagni di squadra e soprattutto per quella smisurata passione verso uno sport a volte purtroppo incompreso.

Menu