Un evento storico, per la cittadina garganica: una squadra cittadina disputerà i play-off regionali (Seconda categoria) con tanto di terna arbitrale.
Non ci sono più aggettivi per descrivere la stagione da sogno della matricola San Nicandro Calcio che affronterà il Candela nella gara di andata (tra sette giorni il ritorno in casa dei granata) degli spareggi promozione. Play-off conquistati contro ogni pronostico e dopo un avvio disastroso (7 punti in 7 gare).
I bianocelesti continuano a far parlare di se sul Promontorio con dei risultati davvero eclatanti. La stagione per Francesco Pasqua, Vincenzo Salvato, Emanuele De Pasquale e Salvatore Longo non è ancora finita. La San Nicandro sportiva continua a sognare e pare non voglia svegliarsi affatto. La sua squadra vuole arrivare il più lontano possibile e non svegliarsi da questo fantastico sogno.
«Ora non vorrei che ci si esaltasse oltre misura – dice il tecnico Carlo Gaeta - abbiamo fatto bene, ma non abbiamo ancora raccolto nulla. Non dobbiamo esaltarci, il cammino è ancora lungo e dobbiamo andare avanti giornata dopo giornata».
Il presidente Leonardo Caruso è felice della prestazione e del comportamento dei suoi durante la stagione. «Abbiamo fatto un ottimo campionato - asserisce - Devo fare i complimenti ai ragazzi per il loro impegno». Adesso incombe il pericolo delle vertigini. «I ragazzi sanno che il calcio può dare dei dispiaceri – rimarca il patron -. Il pericolo è l'esaltazione della piazza, la nostra città sportiva sogna con noi: ci fa piacere che i tifosi sognino, ma noi dobbiamo mantenere un grandissimo equilibrio».
Ma questa squadra è un grande gruppo. «Perché ogni volta che cambio modo di giocare ed anche gli interpreti i ragazzi si comportano sempre bene – sottolinea il tecnico Gaeta -, così ci prenderemo delle belle soddisfazioni». Il gruppo esalta le qualità di tutti i ragazzi del San Nicandro. «È questo lo spirito che ci deve animare per queste gare - continua Gaeta -. I ragazzi mi hanno promesso che accetteranno ogni decisione che prenderò sulla formazione. Se ci sarà questo spirito andremo lontano. Adesso, piano piano, stiamo raggiungendo un buon obiettivo, giocando un ottimo calcio: lo spirito è cambiato, creiamo e difendiamo».
E davanti davanti al proprio pubblico Domenico Di Nauta, i giovani Cruciano e Penna con Maurizio Di Vito, Pino Nardella e Giancarlo Grana sembrano non avere avversari. I numeri parlano chiaro. Nelle partite giocate in casa il San Nicandro calcio ha concesso poco o nulla. Scanzano, Del Vecchio, Marinacci e soci hanno tutta l’intenzione di continuare nel solco della tradizione, cercando di superare la corazzata del Candela.
«E’ una gara delicata, lo sappiamo bene – dice il capocannoniere Pino Nardella -. Ma la squadra è compatta e vuole continuare a stupire. Giocheremo con il cuore, approfittando, magari, di qualche loro errore». E lo sperano i tifosi, lo spera il territorio. «Un undici agguerrito, non firmo per un pareggio» dice Gaeta. Agguerrito, deciso, ottimista: questo San Nicandro vuole far sognare.
Antonio Villani