Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa congiunto del PD e del M5S in merito alla nomina del nuovo assessore del Comune di San Nicandro.
Siamo letteralmente sconcertati da quanto sta accadendo al Comune di San Nicandro Garganico. Una pseudo-maggioranza ormai allo sbando, che ha perso ogni orpello dignità politica ed etica, continua a collezionare atti che questa città non merita.
La nomina ad assessore di Gianluca Cervone, marito della consigliera comunale in quota Lega Liliana Stanisci, è uno schiaffo alla dignità di ogni cittadino che voglia dirsi parte attiva di un comune normale.
La parentopoli iniziata con l'assunzione alla manutenzione del marito della consigliera Accadia, continua nel peggiore dei modi con la nomina autoreferenziale, benedetta persino dalla Lega provinciale, del congiunto di un consigliere, come se non ci fossero altre donne e uomini capaci di ricoprire l'incarico di assessore.
Solo "per caso", poi, lo stesso Cervone, a quanto pare docente perdente posto presso la direzione didattica IV Novembre-D'Alessandro, sarebbe agevolato nel rimanere ad insegnare a San Nicandro da questa nomina. Negli stessi frangenti, veniamo a sapere che nelle stanze dei tecnici del comune si sta decidendo il futuro di San Nicandro garganico senza neanche avere la correttezza etica di coinvolgere associazioni, organizzazioni di categoria e le altre forze politiche.
San Nicandro, infatti, aderirá alla Rete dei Sindaci del Recovery Sud tramite una delibera di giunta, all’interno della quale si inseriranno linee guida e schede di progetti da inviare, delineando così la visione futura del nostro paese.
Ci chiediamo chi sta decidendo? Dove e come si sta decidendo del nostro futuro? E soprattutto su cosa ci si sta concentrando? In questo momento delicato ma soprattutto così importante sotto il punto di vista dei futuri investimenti per il nostro paese, siamo allibiti davanti alla sfacciataggine di questa amministrazione fantasma che è completamente assente per i cittadini e le attività commerciali chiuse da tempo, ma che si arroga il diritto di deciderne il futuro attraverso la presentazione di improbabili progetti di sviluppo per il nostro paese.
È giunto il momento che il Sindaco f.f. Cataluddi prenda atto del modo in cui sta gestendo il comune, fuori da ogni logica e lasciando ad ognuno di fare gli affari privati: si dimetta al più presto. Perché con un commissario avremmo sicuramente maggiori possibilità di dialogo e di far ritornare a San Nicandro il senso delle istituzioni.