I pesi e le misure del PD sannicandrese

I consiglieri del Gruppo Aperto replicano al Partito Democratico

Pubblichiamo il Comunicato stampa del Gruppo consiliare Aperto.

 

Quali Consiglieri comunali e rappresentanti dell’intestato Gruppo consiliare, essendo stati personalmente accusati dal Circolo locale del PD, abbiamo necessità, per onestà personale, intellettuale e politica di fare chiarezza in merito alle affermazioni pubblicate sui “social” e sui siti di informazione locale il 31.08.2024, e titolate “Consiglio del 27 agosto, la nota del Pd e Partito Democratico, dichiarazione politica a seguito del consiglio comunale del 27 agosto”.

Da subito occorre evidenziare che a tutti i livelli dell’elettorato passivo, vale l’art. 67 della Carta Costituzionale, la quale sancisce il Non vincolo di mandato. Fa specie che il PD dimentichi una tale prioritaria e basilare condizione alla base della libera espressione di idee e di mandato elettorale, voluta dai nostri Padri Costituenti, tra i quali, il nostro compianto concittadino On. Avv. Domenico Fioritto.

Ci apostrofano come “volutamente caduti nella trappola”, che di per sé non significa nulla. Difatti a quali menti apparterrebbe il voler mettere i propri piedi in fallo ben sapendo di farsi del male?

Dimentica il PD, di informare i lettori, gli elettori e i cittadini, che la questione della precaria conduzione delle sedute consiliari, in capo al Presidente, è stata oggetto numerose volte di riunioni e discussioni all’interno del medesimo Circolo.

Dimentica il PD, di informare i lettori, gli elettori e i cittadini, che in quelle riunioni è sempre emersa l’opportunità politica di portare la questione all’interno del dibattito della Maggioranza Consiliare, al fine di sostituire il Presidente Di Leo, con altro Consigliere, ovvero Giagnorio Vincenzo.

Dimentica il PD, di informare i lettori, gli elettori e i cittadini, che dal 7 al 31 ottobre 2021, durante le estenuanti “consultazioni” per formare la squadra degli Assessori e individuare chi doveva sedere sul più alto scranno del Consiglio comunale, proprio all’interno della lista del Sindaco Vocale “Rinascita Sannicandrese”, il nome del consigliere Giagnorio fu partecipato al Sindaco medesimo, il quale preferì proporre Di Leo, forse perché al PD furono già state promesse le “poltrone” del vice Sindaco e due Assessori? E quindi forse anche quella della Presidenza consiliare sarebbe stata di troppo? E che se proprio gli Assessori non fossero stati nel numero di 3 probabilmente “ce ne saremmo andati tutti a casa”? Voglio ricordare che l’indennità di carica mensile del Sindaco è pari a 4140 euro, degli Assessori è pari a 1863 euro, quella del vice Sindaco è pari a 2277 euro e quella del Presidente del Consiglio comunale è pari a 414 euro. I Consiglieri comunali, che siedono su “sedioline di legno” percepiscono ad ogni seduta di Consiglio comunale un gettone di presenza (quindi non spettante se assenti alla seduta) pari a 20 euro; il totale degli importi percepiti da tutti i Consiglieri comunali (15) nell’anno 2023 è stato pari all’indennità di un solo mese quella del Sindaco.

Dimentica, sempre il PD, di informare i lettori, gli elettori e i cittadini, che il Consigliere Giagnorio non si è proposto di fare il capogruppo PD, ma, viceversa, gli è stato chiesto di accettare l’incarico, dal medesimo PD, date le notorie capacità e di esperienza politica ed amministrativa, il tutto durante pubblico dibattito tra il direttivo e la compagine politica.

Dimentica il PD, di informare i lettori, gli elettori e i cittadini, che la Consigliera Pallante, nel diritto delle proprie funzioni di verifica e controllo dell’azione amministrativa fece istanza di accesso agli atti per avere informazioni circa la gestione cimiteriale (copia del contratto del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti del vecchio e nuovo cimitero dell’anno 2012 per concessione di 9 anni e scaduto nel 2021). Non solo, pur dovuto, non ha ricevuto quanto richiesto, ma addirittura fu fatta dal Sindaco Vocale, dal Segretario generale e dal Responsabile dell’ufficio comunale Vocale, segnalazione alla autorità giudiziaria. Il PD invece che difendere l’operato e la funzione Costituzionale della Consigliera ha preferito non dire nulla, di non intervenire in alcun modo, addirittura allontanandola dal partito.

Però al venir meno, a parere del PD, di assunzione politica decisa dal Partito da parte dei Consiglieri Giagnorio e Pallante, nella seduta consiliare del 27.08.2024 il dimissionario Segretario del PD, e Consigliere comunale D’Amaro Costanzo, autoritariamente, ha pensato bene di fare pubblica dichiarazione, estromettendo dal Gruppo PD gli scriventi. Non si conosce però in quale riunione del Direttivo sarebbe stato deciso tutto ciò. A noi non risulta.

La sera stessa alle ore 21:04 abbiamo (per evitare infantili strumentalizzazioni) inviato al protocollo del Comune proprie dichiarazioni per dissociarci dal Gruppo consiliare del PD e di costituirne, con decorrenza immediata, uno nuovo denominato “APERTO”, questo perchè gli scriventi si sono voluti allontanare da un operato alquanto anomalo da parte degli altri consiglieri comunali del PD. A seguito di tanto il PD scrive “…riteniamo intellettivamente disonesto dichiararsi all’interno di una maggioranza dopo aver votato a favore di una mozione presentata e supportata da una minoranza…”. Si rimane stupefatti leggendo tali astrusità. Non fosse altro perché si disconosce, evidentemente, che il Consiglio comunale è stato votato dai sannicandresi che hanno deciso chi doveva occupare i banchi della maggioranza e chi, invece, quelli della minoranza, i sottoscritti sono stati eletti, si ripete eletti, per occupare quelli della maggioranza. Se, tale condizione, a qualcuno piace poco, se ne faccia una ragione. Tra l’altro, il votare in modo libero e democratico è alla base della democrazia della nostra Repubblica Italiana. Altresì si disconosce il motivo per cui si vuole a tutti i costi relegare 2 Consiglieri comunali in opposizione mettendo quindi in “crisi” la maggioranza stessa.

A parer nostro la vera disonestà intellettuale l’ha attuata proprio il PD che ha ottenuto 3 Assessori in giunta grazie al gruppo di 5 Consiglieri comunali e, in questo caso, avendone 2 in meno avrebbe dovuto rimettere le deleghe assessorili in mano al Sindaco. Probabilmente poi li avrebbe ottenuti nuovamente, ma evidentemente, preoccupato (il PD) di poter perdere anche solo qualche delega ha fatto bene a tenersi tutto in modo ben stretto pensando solo a dichiarare fuori dalla maggioranza i 2 Consiglieri dissidenti.

Ma vi è di più. Proprio nei giorni precedenti quel Consiglio comunale il segretario dimissionario del PD D’Amaro Costanzo, pur ribadendo che sarebbe stato opportuno rivedere il ruolo del Presidente del Consiglio comunale affidandolo al Consigliere Giagnorio, forse non era d’accordo sui “tempi” o forse perchè non si poteva “darla vinta all’opposizione” oppure perchè chiedere un ulteriore incarico avrebbe sicuramente indebolito la figura “numerica” dei 3 Assessori e probabilmente il PD ne avrebbe dovuto cedere uno in quanto con 5 consiglieri comunali giammai il Partito avrebbe potuto avere 4 incarichi.

Ciononostante, dimentica o non sa, il PD, che la medaglia ha sempre due facce. E che guardarne solo una si incorre in errore, ma in questo caso il PD è incappato in un orrore, e non solo di carattere politico. Il riferimento è chiaro e notorio ed ha cognome e nome di altrettanti Consiglieri comunali del PD, Manduzio Maria Cristina e Montemitro Lucia, facenti parte, ancora e chissà perchè, della maggioranza. Forse per gentile concessione del Segretario dimissionario D’Amaro Costanzo?

I lettori, gli elettori e i cittadini, si è certi, gradiranno le specifiche di tali distinti comportamenti politici del PD, di differenti pesi e misure, chiaramente a seconda del cognome che ti è stato imposto dalla nascita.

Il PD unanimemente, ovvero Direttivo, Assessori e Consiglieri comunali, decisero di doversi astenere, da qualsivoglia votazione in Giunta ed in Consiglio, nell’assegnare l’appalto della pubblica illuminazione alla decisione Consip (Edison), ma di dover intraprendere la strada di una pubblica gara aperta a tutti gli operatori in linea con il capitolato. Ebbene e per conseguenza, il vice Sindaco D’Antuono, gli Assessori D’Ambrosio e Tardio, i Consiglieri D’Amaro (Segretario del PD ora dimissionario), Giagnorio, Montemitro e Pallante, in ottemperanza alla decisione presa nel Circolo del PD, non si presentarono, ad eccezione della Consigliera PD Manduzio Maria Cristina, la quale oltre a presentarsi votò a favore (mai data dalla stessa alcuna giustificazione politica) dell’accapo unitamente ai presenti e a qualche esponente della minoranza, schiaffeggiando pubblicamente il suo stesso partito. Il PD unanimemente, ovvero Direttivo, Assessori e Consiglieri comunali, decisero di dare il proprio voto favorevole, in Consiglio comunale, alla costruzione di ben tre strutture commerciali in via Lauro. Durante la votazione di tale accapo la Consigliera PD Montemitro Lucia (titolare di pubblico esercizio commerciale) ha pensato di abbandonare l’aula e non votare (mai data dalla stessa alcuna giustificazione politica) il provvedimento, schiaffeggiando, anch’essa, pubblicamente il proprio partito.

Quindi, stimati lettori, elettori e cittadini, lasciamo a voi le conclusioni di cotanta leggerezza politica, e di contro la cotanta arroganza che alcuni pensano di poter elargire in relazione agli stati d’animo del momento,  o delle situazioni di “poltrona”, senza riflessione, ma soprattutto senza la minima consapevolezza del ruolo che il Legislatore ha inteso, attraverso il corpo elettorale attivo, affidare agli eletti del Consiglio comunale.

Nel ribadire che affronteremo le tematiche portate all’interno dell’Assise comunale, come finora fatto, tenendo ben presente le tantissime problematiche che attanagliano la nostra Comunità, senza rammarico alcuno, ribadiamo, pure, che a queste righe non ne succederanno altre, e a prescindere da repliche e polemiche che non ci appartengono. Resta inteso, naturalmente, che continueremo, non solo in Consiglio comunale, ad esplicare il mandato che i cittadini ci hanno affidato, nei modi e con la chiarezza che ci contraddistingue.

Winston Churchill soleva dire “c’è chi cambia partito per non cambiare idea, c’è chi cambia idea per non cambiare partito”.


Capogruppo Giagnorio Vincenzo

Consigliere comunale Pallante Grazia Pia

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