Fiamma Tricolore sul consiglio comunale

"Una maggioranza risicata è l'anticamera della disfatta"

Per chi si è potuto collegare ON LINE per seguire la diretta del Consiglio Comunale ha potuto assistere a ciò che ne è uscito da sotto: nessun rilancio e nessuna spinta per la nostra economia!

La giunta comunale e la ex maggioranza (a breve ne sentiremo delle belle) continuano a stare in silenzio. Interessanti gli interventi dei consiglieri di opposizione che malgrado hanno toccato argomenti forti a nulla è servito quanto esposto senza stimolare minimamente l’interesse di chi continuava a sorridere o applaudire; sorridere a cosa non ancora lo abbiamo capito! Siamo diventati il comune zimbello di tutta la capitanata e noi non ancora abbiamo capito che ruolo giocano nel consiglio comunale molti consiglieri di maggioranza che non ancora dichiarano la loro appartenenza secondo indiscrezioni ad un partito vicino alla sinistra scaricando definitivamente l’UDC per approdare in un altro “pianeta vincente” che assicurerebbe la candidatura e la vittoria di un consigliere di maggioranza alla provincia nelle prossime consultazioni. I cittadini sannicandresi che hanno assicurato i loro voti per questi consiglieri e per questo sindaco sanno che potrebbero approdare in un partito vicino al centro sinistra di Emiliano? Il nostro consiglio comunale come verrà strutturato se dovesse accadere una cosa del genere? Ma è rimasto almeno un palmo di terra pulita in questa politica? Le elezioni provinciali vanno fatte ogni due anni e noi a breve come comune saremo chiamati (sempre i
consiglieri comunali) a esprimere il loro voto.

Allora di cosa si sta parlando su questo Comune???
- Pianificazione? Zero
- Servizi? Zero
- Fondazione Zaccagnino, bambini poveri, rette del Comune? Zero

E qui apriamo un capitolo da leggere attentamente che non ancora trova risposte a chi da anni cerca di far luce:
In data 18.12.2019 il sig. Marciano Benedettino chiedeva a mezzo pec, chiarimenti al Sindaco di San Nicandro Garganico sul perché il Comune pagava circa 200.000,00 euro l’anno per le rette dei minori sannicandresi in stato di bisogno alloggiati presso il
centro Don Tonino Bello di proprietà della ASP Zaccagnino , atteso che l’art. 12 lettera i dello statuto della ASP prevede l’esonero delle rette per i minori sannicandresi ospitati
nella propria struttura.

Nessuna risposta, silenzio tombale. Ma perché non rispondere ad una semplice domanda se tutto viene svolto in modo regolare? Dopo aver atteso invano una risposta per un anno e mezzo in data 14.06.2020 il sig. Marciano poneva, sempre via pec, la stessa domanda all’Assessore competente e al dirigente comunale che stacca gli assegni per i minori ospiti della struttura Don Tonino Bello. Anche in questo caso senza ottenere risposta alcuna.
Dopo circa un mese, in data 12 luglio 2020 , sempre via pec, poneva la stessa domanda al responsabile dell’ufficio legale del Comune.
In data 22 luglio riceveva la risposta, e ringraziando per la gentilezza in quanto non era dovuto, al contrario degli amministratori, e in data 23 dal responsabile dell’ufficio settore affari sociali.
La risposta è, sintetizzando, ma chi vuole può leggerla tutta perchè è stata pubblicata dal sig. Benedettino: la ASP gode di autonomia amministrativa, non ha soldi per pagare le rette, poiché ha obbligo di pareggio di bilancio e una serie di altri doveri e impegni,
quindi non è un nostro problema.

Di seguito la risposta all'Avvocato e le considerazioni: Apricena il 25.07.2020 - Marciano Benedettino Egregio Avvocato E p. c. Egregio Sindaco di Sannicandro Garganico p. c. Egregio Presidente ASP Zaccagnino p.c. Dirigente Egregio Avvocato,
concordo con Lei quando afferma che non è tenuto a risponermi e pertanto La ringrazio per le Sue “valutazioni”. “Valutazioni” che, però, non mi trovano consensuale per i seguenti motivi:

1) La attuale ASP Zaccagnino, già Ente Morale, ha avuto autonomia gestionale e patrimoniale dalla sua nascita, non è una novità introdotta di recente.
2) Allorquando l'allora "Ente Morale" ha utilizzato strutture cui affidare i minori sannicandresi in stato di bisogno economico, non avendo disponibilità di una propria struttura, ha sempre pagato le rette, non chiedendo mai l’intervento del Comune proprio
perché è la sua “mission”.(vedi minori ospitati a Segezia).
3) Non è per caso che la ASP ha inserito nel suo statuto la norma che prevede la gratuità dei minori nelle proprie strutture ma perché questo era il desiderio del fondatore e suo unico scopo sociale.

Pertanto resta la domanda: come mai, nel momento della stipula della "convenzione", nessuno della Giunta Comunale ha rilevato che nello statuto della ASP esiste la norma che prevede la gratuità per i minori sannicandresi in stato di bisogno ospiti delle
strutture di proprietà della ASP? Come mai, questa Amministrazione, pur avendo ricevuto richiesta scritta di chiarimenti nel merito dal sottoscritto già da circa 2 anni, non ha mai ritenuto opportuno fare una valutazione dell’intera vicenda? E non solo.
Non c’è stato nessun carteggio tra la ASP e il Comune dal quale si possa evincere la impossibilità della ASP di assolvere ai propri impegni per indisponibilità finanziaria. E inoltre. A ben guardare i bilanci della ASP, negli ultimi 3 anni, non esiste alcuna voce che
destini un solo euro alle rette dei minori sannicandresi ospiti del centro Don Tonino Bello, come se l’obbligo derivante dall’art. 12 lettera i dello statuto della ASP non esistesse proprio. Come mai?
Come mai il Comune, nel momento in cui si è sentito chiamato per metter mano al portafogli , non ha fatto le dovute valutazioni?

Come mai non ha chiesto alla ASP che “bussava a denari” il perché la ASP ha speso 1.000.000,00 di euro per altri scopi e non si è speso un solo centesimo per i minori ospitati nella struttura? Troppo facile spendere e spandere e poi consumare soldi
pubblici per i propri obblighi. E’ pur vero che la ASP gode di autonomia amministrativa, ma nel momento in cui la stessa chiede soldi, chi li deve dare, ha il dovere di mettere i punti e le virgole nella gestione di un Ente in cui nomina ben 3 amministratoti su 5 perché sono soldi “pubblici” e il loro impiego deve essere giustificato. Come mai tutta la responsabilità gestionale viene scaricata sul singolo funzionario? Egregio avvocato, in realtà mai nessuno ha mai voluto interessarsi di questo problema che drena dalle casse pubbliche circa 200.000, 00 euro l’anno. Io la chiamerei, e voglio evitare di pensare a male, sciatteria politica – amministrativa unita alla voglia di ingraziarsi il potente di turno, lasciando ad altri il compito di valutarne le legittimità.
Ringraziandola per avermi esternato le Sue valutazioni cordialmente La saluto Marciano Benedettino.

Ma con tanti centri che ci sono per minori in stato di bisogno che interesse ha il Comune ad utilizzare il centro Don Tonino Bello? Potrebbe utilizzare altri centri e nel frattempo porre il quesito all’Avvocatura dello Stato per un parere e risolvere il tutto.
Oppure ci sono altri interessi non dichiarati? Solo questo dovrebbe far riflettere sul perché si chiedono le dimissioni! - Assunzioni? Zero ma con riserva! Pagina squallida di una politica senza compostezza!
Vogliamo ancora capire cosa prevede la Legge sui “turni” comunali e quanti mesi sono previsti e chi li sta facendo e come li sta facendo e se non ci siano casi di parentopoli con alcuni consiglieri comunali. Il diritto al lavoro spetta a tutti e non possiamo accettare che vengano favoriti sempre gli stessi!
- Sicurezza COVID e comunicati? Zero
- Aiuti alle imprese? Sotto zero!
- Interventi sulla pubblica illuminazione? No comment. Ancora quartieri al buio. Ancora incroci e strade senza illuminazione.

Si sta parlando solo di come fare a far “uscire” il loro consigliere provinciale!!
I punti nello scorso Consiglio Comunale erano ben otto e al punto sei “Approvazione del bilancio di previsione finanziario 2020/2022 si giocava tutta la partita. Nove a otto con un consigliere coraggioso di maggioranza che ha votato contro l’approvazione mettendo in seria crisi un Sindaco sordo e cieco alle miriadi di esortazioni a dimettersi per incapacità amministrativa e incapacità di tenere un controllo di tutta la situazione della sua ex maggioranza! Anche i muri hanno capito il perché di questo modus operandi e ancora una
volta chiediamo che tutti i consiglieri che hanno a cuore le sorti di questo paese facciano un passo di responsabilità scegliendo la strada più semplice nel mandare a casa chi in due anni ha disatteso quanto scritto sui programmi elettorali e disatteso i tanti giovani e le famiglie che continuano a lasciare questo paese ormai morto!

Inimmaginabile pensare che per avere un ordinanza o un comunicato inerente a problematiche legate al COVID o altre problematiche dobbiamo sgolarci o sui social o sui giornali! Caro Sindaco, ma ha capito che non può contare più sulla maggioranza iniziale? Lo ha capito che quel voto “monco” che ha fatto da ago della bilancia è quello che deciderà tutto “l’inferno” che si scatenerà a breve in quelle mura??

FIAMMA TRICOLORE come nuova forza politica a San Nicandro Garganico insieme a tutta la sua segreteria apre ad un dialogo sincero e costruttivo a tutte le forze di centro destra e centro sinistra per tamponare questa profonda crisi comatosa che stiamo assistendo. La Fiamma non deve più essere ricordata come quel partito di estremisti e guerrafondai. Noi apriamo al dialogo per sollevare la nostra economia e i nostri cittadini mettendo in campo uomini e donne capaci di amare e lottare per la propria terra. Noi non possiamo assistere inermi a quanto accade in quelle mura!! Troppe cose non vanno come dovrebbero andare e la certezza l’abbiamo avuta con la dichiarazione di un consigliere di maggioranza allo scorso consiglio comunale! Auspichiamo che altri amici possano fare un atto di coraggio per il bene di tutti.

L’unica parola oggi da suggerire è DIMISSIONI.

La segreteria cittadina Fiamma Tricolore

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