Domenica 20 settembre, dalle 7 alle 23, e lunedì 21 settembre, dalle 7 alle 15, i cittadini italiani sono chiamati al voto. Per tutti ci sarà il referendum costituzionale del cosiddetto "taglio dei parlamentari", in aggiunta nella Regione Puglia i residenti dovranno dare la loro preferenza per l'elezione del Consiglio Regionale.
Quest'anno, oltre alla carta d'identità e alla tessera elettorale, sarà necessario portare con sè anche la mascherina. Senza dimenticare, durante l'operazione di voto, di rispettare la distanza di sicurezza ed igienizzarsi le mani più volte. Tutte le regole nel dettaglio erano già state diramate qualche giorno fa (leggi tutto qui).
Se la tessera elettorale risultasse essere piena, e quindi priva di spazi per il timbro, basterà portarla in Comune per richiedere il rilascio immediato di una nuova tessera.
La scheda di voto nella Regione Puglia sarà arancione. Si vota in un unico turno: vince il candidato governatore che ottiene più voti, anche uno in più degli altri, non prevedendo dunque ballottaggio. Accanto ai nomi dei candidati governatori, l’elettore troverà sulla scheda i simboli della liste dei candidati al consiglio regionale. Si possono esprimere fino a due preferenze per i consiglieri. Se si esprimono due preferenze, la seconda deve riguardare un candidato di sesso diverso rispetto alla prima (es., donna/uomo; uomo/donna), pena l’annullamento della seconda scelta. E' possibile, infine, esprimere il voto disgiunto: scegliere cioè una lista e un candidato governatore di coalizioni diverse.
La scheda di voto del referendum costituzionale sarà invece di colore azzurro. Il quesito a cui tutti i cittadini italiani sono chiamati a rispondere è: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?». Per esprimere la propria preferenza si dovrà barrare la casella del SI oppure del NO. Essendo un referendum costituzionale confermativo, non è previsto il raggiungimento di un quorum di validità: l'esito è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.