Ad oggi, è chiaro il malcontento verso la classe politica tutta, ovviamente con vari gradi di responsabilità.
Assolutamente legittimo. Ma il populismo non deve appartenere a chi vuole essere un uomo libero.
Essere uomo libero, significa potersi esprimere sull’operato altrui e fare ciò che si pensa possa risultare utile, se non risolutivo, per un determinato stato di cose.
Che le cose a San Nicandro non vadano bene è sotto gli occhi di tutti. Come migliorarle? Che ricetta proporre?
Il veleno che scorre sul web potrebbe essere comprensibile nel merito, ma non nel metodo. Frasi, epiteti che fanno dei rappresentanti del popolo, che comunque li ha eletti, dei fenomeni da baraccone cui accollare ogni responsabilità, a volte anche dei propri fallimenti.
Ritengo che i giovani, chi lavora, investe, vuole impegnarsi, fa sacrifici ed aspira giustamente ad un futuro migliore, non debba riporre le proprie speranze nelle facili promesse di questo o quel politico di turno, bensì nelle proprie capacità, migliorandole semmai, e lottare per una politica sana che crei le giuste opportunità, fatta da uomini onesti, non facilmente individuabili ma che esistono.
L’enorme frattura creatasi tra politica e società civile deve essere ricomposta. Io credo che il moderatismo sia l’arma vincente, proprio per la capacità di interpretazione e sintesi dei bisogni di ogni tipo di classe sociale. Essere moderati, non esasperare gli animi, cercare il giusto compromesso, avere capacità di ascolto e di parola, sono qualità rare ma indispensabili. L’appello a dare forza ai moderati di centro, in questa fase di “toni alti”, vuol significare peraltro uno sprono a lavorare, amministrare e cercare di recuperare nel più breve tempo possibile, il tempo perduto da parte di questa maggioranza diciamo irrequieta.
Fabrizio Tancredi
Consigliere comunale
(Foto di Nazario Cruciano)