Problemi in casa Lega, nonostante l'emergenza Covid-19 dovrebbe mantenere su ben altri argomenti. Dopo Lesina, dove il sindaco Roberto Cristino ha praticamente scaricato i salviniani defenestrando il loro assessore Leonardo Bramante, è la volta di San Nicandro Garganico, che questa mattina vede le dimissioni dell'assessore ai lavori pubblici, nonché segretario e leader locale della Lega, Antonio Berardi.
"Dopo aver subito più umiliazioni sono costretto a rassegnare le mie dimissioni da assessore", scrive Berardi affidandosi ad un post di facebook sul suo profilo personale. "La politica dovrebbe essere una cosa seria, ma soprattutto - continua Berardi - dovrebbe essere uno strumento per risolvere i problemi e dare soluzioni per lo sviluppo e la crescita del proprio territorio! Chi avrebbe dovuto tutelare la mia figura - spiega, con un probabile riferimento a cosiglieri in casa Lega - purtroppo ha pensato ad altro, anzi... si è messo di traverso. Dopo l'emergenza Covid - conclude il leader salviniano - spiegherò a tutti voi cosa realmente è accaduto in questi 2 anni. Grazie a chi mi ha sostenuto e ha creduto in me".
Le dimissioni, naturalmente, saranno davvero effettive solo quando protocollate al comune e spetterà al sindaco Costantino Ciavarella accettarle. Ma secondo i bene informati, non solo il sindaco non farà difficoltà ma si tratterebbe di una mossa anticipata di Berardi, dopo che il primo cittadino aveva ingaggiato con lui, già un mese fa, un forte diverbio durante una giunta in telepresence, urlandogli più volte "sei fuori" (dalla giunta, ndr).
Alla base, a quanto pare secondo indiscrezioni, ci sarebbe una ormai lunga divergenza di metodi di Berardi non solo con il sindaco ma anche con parte della maggioranza e, da ultimo, con i suoi stessi consiglieri (Sassano e Stanisci) che, sempre secondo notizie che saranno confermate o smentite nelle prossime ore, l'avrebbero letteralmente scaricato.
Da giorni si rincorrono in paese voci sulla volontà del sindaco Ciavarella, non appena terminata la prima fase emergenziale, di cambiare qualcosa in giunta, addirittura azzerarla secondo alcuni. Per altri, il primo cittadino sarebbe pronto addirittura ad accollarsi un ribaltone per assicurare maggiore stabilità, pescando appoggi anche esterni nella minoranza. Sembrerebbero smentite, per il momento, da Pozzo Bove le voci che vorrebbero un ingresso in maggioranza del PD. Resterebbero perciò soltanto i consiglieri del gruppo misto. Sempre che, come detto, non si tratti delle solite chiacchiere di paese.
Certo è che ancora una volta, a distanza di meno di due anni, i sannicandresi si ritrovano ad aver eletto una compagine politica tutt'altro che stabile. Contesto assolutamente prevedibile, secondo tanti, che potrebbe riservare nuove sorprese nel futuro nemmeno tanto remoto.
(Foto Nazario Cruciano)