Sono passati più di sei mesi dal suo insediamento ma non si capisce ancora quale siano le scelte politiche che sta adottando la giunta Ciavarella. A parte qualche “sfilata” di qualche “assessore social” non riusciamo a comprendere quali siano le strategie che la giunta e il sindaco stanno attuando per rendere la nostra città nuovamente attrattiva per i giovani e meno giovani che ogni giorno partono in cerca di fortuna al nord o fuori nazione.
Non capiamo nemmeno, o non vogliamo capire, quale siano i motivi dell’estrema litigiosità della compagine amministrativa, che ogni giorno sembra appiattirsi più su questioncine di secondaria importanza che sui veri temi, tant’è che persino in occasione delle elezioni provinciali non si è stati capaci di esprimere una candidatura unica per la maggioranza, cosa che avrebbe dato una minima chance ai candidati. E parliamo naturalmente anche del PUG, dell’acquisizione del Castello e degli interventi che riguardano la Rigenerazione Urbana del Centro Storico i quali potrebbero trasformare l’architettura urbana e sociale della nostra San Nicandro e che invece rischiano di diventare terreno di scontro.
Allo stato dei fatti la Regione Puglia ha rimandato indietro al consiglio comunale la bozza di Piano Urbanistico Generale votato ed avallato dal consiglio comunale della vecchia amministrazione. La Regione, come previsto, ha chiesto di adottare alcune modifiche alla bozza di PUG. Oggi l’amministrazione Ciavarella avrebbe la possibilità di ratificare, finalmente, il PUG e contestualmente dotare la città di regole certe in materia urbanistica nonché programmare la vivibilità della nostra comunità. Abbiamo captato che i governanti vorrebbero riscrivere da zero il PUG, ma questa sarebbe una scelta infelice e senza senso. Infatti, per veder quasi completato l’iter di approvazione di questo piano abbiamo atteso più di dieci anni e sarebbe insensato ricominciare tutto da capo. La nostra San Nicandro non può attendere oltre, basti pensare che attualmente le regole e i vincoli urbanistici sono stabilite dalla vecchia normativa degli anni 70.
Un discorso diametralmente opposto va fatto per quello che riguarda i fondi per la Rigenerazione Urbana. A breve scadranno i termini per poter presentare un progetto vincente per la riqualificazione della zona storica della città, vero ed unico volano, per una possibile industria turistica 3.0. Da quello che sappiamo nessun passo è stato fatto dall’attuale amministrazione riguardo la presentazione di un progetto vertente la Rigenerazione Urbana. Stessa condizione a rischio riguarda il Castello per il quale la Regione resta in attesa della documentazione necessaria da parte degli uffici comunali. I fondi sono li, a portata di mano, ma l’esecutivo non riesce e/o non vuole prenderli. Vogliamo capire, anche per conto del 49% dei sannicandresi che ci hanno sostenuto alle scorse elezioni, quali sono le idee e i progetti che questa amministrazione ha in cantiere. Che futuro la giunta Ciavarella vede per la nostra comunità e per la nostra città. Quali sono le prospettive che gli amministratori pensano per San Nicandro, perché amministrare non è solo raccogliere, abusivamente, l’immondizia.
La segreteria cittadina del Partito Democratico.