Ancora un colpo di scena a Palazzo Zaccagnino: il vicesindaco Giovanni Villani, storica figura del partito di Berlusconi, lascia Forza Italia e si dichiara indipendente. L'annuncio a sorpresa, all'inizio del Consiglio comunale appena concluso.
Prima dell'approvazione di tutti gli accapi con i voti della sola maggioranza (per le opposizioni era presente solo Arcangela Tardio), il presidente del Consiglio comunale Loris De Luca aveva dato lettura della nota ufficiale con cui i consiglieri di maggioranza Pierpaolo Mascione e Anna Accadia avevano annunciato di lasciare Forza Italia per costituire un gruppo politico indipendente, così da "dare maggiore impulso all'attività amministrativa della maggioranza" (ne abbiamo parlato QUI). Dopo aver chiesto la parola, Villani ha affermato di condividere la scelta dei due, tanto da percorrere la stessa strada, dichiarandosi anch'egli indipendente.
Un'operazione di facciata, secondo alcuni commentatori che hanno assistito al consiglio, con cui Villani, politico di lunga esperienza, avrebbe da un lato spiazzato quanti in questi giorni, all'interno della stessa maggioranza, hanno chiesto al sindaco Ciavarella di revocare un assessore a Forza Italia a favore del gruppo di Mascione; dall'altro si sarebbe immolato lin questa scelta sofferta per preservare le deleghe assessorili a Maria Ritoli, in modo che i forzisti abbiano il loro assessore e il relativo consigliere, Lorena Di Salvia.
Verrebbe difficile pensare che un assessore indipendente possa durare a lungo, non avendo riferimenti politici in consiglio comunale. Ma secondo alcuni rumors, Villani avrebbe giocato d'anticipo chiedendo il sostegno sottobanco di UDC, Lega e la stessa Forza Italia, in modo da potersi definire ufficialmente come espressione diretta del sindaco Ciavarella. Che, dal canto suo, pare abbia più volte posto il veto assoluto su ogni ipotesi di revoca di Villani.
Certamente, come dichiarato da qualche consigliere a fine seduta, che il clima nella maggioranza sia assai teso lo si percepisce a distanza. Resta solo da capire se questa ennesima mossa sull'ormai complicato scacchiere dell'Amministrazione Ciavarella possa avere delle conseguenze. Oppure se finalmente, come dichiarano in pubblico il sindaco e altri del calibro di Berardi, non si sia davvero trovata la quadra per andare avanti nell'interesse della città e delle importanti scadenze a cui sarà chiamata nel futuro prossimo.