Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa attraverso il quale li presidente del Consiglio Comunale, Domenico Fallucchi, commenta la risposta del Prefetto in merito alla surroga del consigliere Manduzio
“Ricevo oggi la nota del Prefetto di Foggia munita di parere del Ministero dell’Interno a quanto segnalato dai consiglieri di opposizione che gridavano illegittimo il mio operato circa la convocazione del Consiglio Comunale del 08.05.2017. Di fatto ricorrendo a denunce e diffide contro il sottoscritto. In quel Consiglio si tentò persino di impedire l’ingresso del consigliere Michele Manduzio, eletto dal popolo, sovrano nella scelta di chi deve rappresentarlo! (Costituzione Italiana). Di seguito inviavo copia degli atti deliberativi al Prefetto, al Ministero dell’Interno, alla Procura della Repubblica e per conoscenza ai Carabinieri per sottopormi al giudizio dei suddetti Istituti circa le scelte fatte in Consiglio. Nel merito della nota, che allego, il giudizio espresso conferma totalmente la legittimità del mio operato, sia per ciò che attiene la convocazione del Consiglio Comunale concernente l’approvazione del bilancio, avvenuta entro i termini di legge, sia per la surroga del consigliere dimissionario, ritenuta un “atto dovuto, che non implica alcun profilo di discrezionalità”. Se non è sufficiente, conclude il Prefetto, c’è la possibilità di ricorrere al TAR. Che dire. In quell’occasione si passava subito alla campagna diffamatoria, tant’è che tutt’oggi persistono manifesti affissi nelle sezioni politiche dei gruppi di minoranza, che citano parole come: “colpo di stato del Presidente del Consiglio Comunale” sbandierati ai quattro venti lungo le strade di Sannicandro, senza alcun senso di responsabilità e di veridicità, con lo scopo di ingannare la popolazione. Ma mi chiedo, cosa vuol dire avere una posizione di responsabilità? Tutte le persone, nei rispettivi campi lavorativi, devono affrontare continuamente delle sfide, dei rischi, sapendo che i risultati, buoni o cattivi, dipendono da te e non possono essere imputati ad altri, ma solo a te stesso. Purtroppo molti politici reagiscono diventando diffidenti sul da farsi, preferendo non fare nulla, lasciando le cose come stanno perché timorosi e codardi, ma allo stesso tempo guardando con sospetto e con rancore le iniziative degli altri. Cercano sempre di portare il confronto politico sul campo delle denunce, tanto al massimo non cambia nulla, tranne che rallentare le attività del paese. E già! La cultura della denuncia e quindi della prepotenza di chi non sa. E’ a causa loro che la politica finisce per diventare squallida! Apprezzano le istituzioni quando servono, mentre le diffidano quando non funzionano come vorrebbero, disprezzando, senza accorgersi, gli uomini che le hanno costruite e l’enorme quantità di volontà e di sacrificio che sono costati. Ricordo la campagna elettorale sul referendum costituzionale di qualche mese fa, verso cui le stesse persone citavano parole come ”guai a chi tocca la Costituzione”. Non si tocca, ma evidentemente si può violare! In realtà la storia ci insegna che per mutare rotta e riprendere il cammino qualche volta occorre un “trauma” che a tutti i costi certi politici scansano. Scrivono che il PUG non va bene per la mancanza di non so quale dato, insistendo con il PDF. Ma di fronte a tanto sapere, come mai l’ultima adozione di un Piano Urbanistico risale a 47 anni fa? Era il 22.9.1970! La Guardia di Finanza non poteva essere istituita. Perché? Non si sa. Ed anche qui, la denuncia al TAR puntualmente rigettata. E tanto e tanto ancora. Ed infine. Ho terminato da poco la lettura di un piccolo libro sulla Democrazia Cristiana con prefazione di Giulio Andreotti. Gli amici lettori mi perdoneranno la comprensibile nostalgia. Alla domanda che cosa avesse rappresentato la DC per Andreotti, l’onorevole risponde: al di là di qualche errore, la lezione è che c’era sempre uno stimolo ad andare avanti evitando di divenire troppo fragili guardando troppo indietro”. Sono numerose le gratitudini verso le Istituzioni.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Domenico Fallucchi