Ho letto in questi giorni articoli e commenti sul problema immigrazione/integrazione. Sono rimasto stupefatto dalla volgarità e dalla indecenza di talune posizioni anche di chi dovrebbe, per il ruolo svolto, avere un maggior senso delle Istituzioni. Francamente istigare alla violenza e fomentare odio divulgando a sproposito il binomio profughi e criminalità regala forse qualche consenso in più, ma certo non offre soluzioni alla sfida epocale delle migrazioni né una visione per il futuro.
Potrei comodante girami dall’altra parte e aggiungermi al coro sguaiato degli sciacalli da propaganda, dire che sono rigorosamente contrario ad ogni forma di accoglienza e che opero nell’interesse esclusivo dei cittadini. Potrei barattare la mia dignità e i miei valori contribuendo a diffondere la rabbia o la paura verso i miei simili meno fortunati, ma spendersi per l’accoglienza e l’integrazione è un dovere per le istituzioni ed è anche l’unico strumento per riaffermare i diritti e fare della pacifica convivenza un’opportunità di crescita e di sviluppo.
Attenti a coloro che in modo superficiale ed arrogante alzano barricate, perché i comuni sono ormai i protagonisti delle politiche locali di integrazione e il loro ruolo centrale è garanzia di una comunità che accoglie nel rispetto dei territori. Non dimenticate che l’Anci (l’Associazione dei comuni italiani) e il Ministero dell’Interno hanno raggiunto un accordo per programmare l’accoglienza dei migranti su tutto il territorio nazionale. Tale accordo prevede che se i sindaci volontariamente aderiscano al c.d. sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), il Viminale si impegna a non superare una quota di immigrati pari a 3 ogni mille abitanti e a non posizionare ulteriori strutture di emergenza e all’attivazione di altre forme di accoglienza.
Il nostro Comune non ha mai dato alcun consenso di adesione alla rete Sprar, ma questo non ci rende del tutto immuni, nonostante le “barricate”, da eventuali Cas (centri di accoglienza straordinari) di imposizione e competenza prefettizia. Al fine di evitare ogni speculazione sulla mia persona da parte di pseudo politici confesso che non sono razzista, che sono per l’accoglienza e l’integrazione fra popoli e che terrò alto l’onore dei miei cittadini sul tema dei migranti.
Vi abbraccio tutti.
Pier Paolo Gualano