Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere Giordano in merito alle posizioni dell'amministrazione riguardo al riordino scolastico.
«Ho letto della polemica politica nata intorno al riordino scolastico. Da una parte l’indignazione del Sindaco per la richiesta, a suo dire, strumentale e demagogica, di convocazione del Consiglio Comunale con quell’accapo. Dall’altra l’indignazione del segretario del PD che rivendica il diritto e la legittimità a discutere e a “condividere” le scelte dell’amministrazione. Entrambi hanno delle ragioni dalla loro parte e quando ciò succede significa che inevitabilmente c’è stato un errore o addirittura mancanza di comunicazione.
Il Sindaco ha lavorato da oltre un anno per far si che le opere di ristrutturazione degli edifici di Piazza IV Novembre e via dei Sanniti, entrambi appaltati e di prossima cantierizzazione creassero meno disagi possibili all’utenza (alunni, famiglie, operatori scolastici). Lavori indispensabili per ristrutturare e mettere in sicurezza edifici vetusti, ma che inevitabilmente avrebbero portato a ridisegnare la mappa scolastica anche se temporaneamente. Si è provveduto pertanto a dare il là ai lavori della scuola elementare e non far avviare quelli a via dei Sanniti: ci sarebbe stato un ingolfamento totale se i lavori fossero partiti insieme. Concordato con l’impresa ed il direttore dei lavori per procedere a stralcio. Prima un’ ala e successivamente l’altra, per da modo di utilizzare parzialmente l’edificio. Cosa che è stata fatta limitando i vari traslochi e relativi disagi degli alunni. Nei mesi aprile/maggio, con i lavori di Piazza IV novembre in via di completamento, si è concordato con l’impresa appaltatrice di via dei Sanniti, con il direttore dei lavori, di cantierizzare anche quelle opere (scuola Media), procedendo come si era fatto alla scuola elementare. Cioè operando a stralcio: prima un’ala e successivamente l’altra ala, per far si che si potesse parzialmente utilizzare l’edificio, come era stato fatto per la scuola elementare. Ed infatti l’impresa nei mesi estivi ha già finito i lavori ad un’ala dell’edifico, che sta lì bella e completata. Ma è avvenuto l’imponderabile. La responsabile per la sicurezza delle scuole, che è la stessa per la scuola di piazza IV novembre, mentre l’anno precedente ha consentito che la scuola utilizzasse una delle ali dove non si stavano effettuando i lavori, nonostante ci fosse cantiere nell’altra ala, in questa circostanza non lo ha consentito. Perché non lo abbia fatto? Non ci è dato sapere. Possiamo supporre che il terremoto del 24 agosto nel Centro Italia abbia influito su un suo eccessivo zelo. Sicuramente, pensiamo che avrà avuto le sue buone ragioni che si sono palesate come detto solamente 10 gg. fa. Per cui il programma effettuato a maggio è andato a farsi benedire. Ecco il rincorrere alla ricerca di altre soluzioni che si ritiene siano le ottimali. Soluzioni che si sono trovate grazie alla collaborazione di tutti: Sindaco, Dirigenti scolastici, tecnici, dipendenti comunali che dovranno anch’essi traslocare. E’ evidente che l’indignazione del Sindaco è più che giustificata, non certamente per la convocazione di per se, ma sicuramente per le motivazioni strumentali e demagogiche.
Il politico (segretario PD) si è indignato perché ritiene di avere il diritto, in democrazia, di discutere e partecipare ad ogni decisione e addirittura condividerla (anche se a volte condividere può significare avere il diritto di veto su quella decisione). E su questo non ci piove. Discuterne anche in Consiglio comunale non può che far piacere a tutti. Sicuramente ci sarà più tempo per meglio esplicare le varie dinamiche e perché no, sentire i suggerimenti quando sono costruttivi e scevri da strumentalizzazioni. Ma non si dimentichi che negli ultimi tempi si è ricorso a convocazioni di Consiglio per argomenti che non sono di competenza del Consiglio stesso, fatte in modo pretestuose, che il Presidente per troppa accondiscendenza ha concesso. E’ altrettanto vero che fra i componenti dell’opposizione attuale vi è chi non ha una differenzazione programmatica con il Sindaco, ma gli fa una vera e propria guerra personale solo per “puntiglio” e che il suo obiettivo è solo quello di far sciogliere anticipatamente l’amministrazione. Altro che interesse pubblico e della cittadinanza. E non si può consentire di utilizzare la scuola e la sicurezza degli alunni, per raggiungere altri obiettivi.
La continuità amministrativa è la prima risorsa di una comunità. Quando vi è continuità amministrativa le cose si realizzano, quando si crea discontinuità si è sempre fermi al palo ad invocare meriti e demeriti. La nostra capacità atavica di saper dividere con un bisturi i meriti propri, dai demeriti sempre degli altri non ha certamente giovato alla nostra città. Continuare su questo terreno non penso possa giovare a qualcuno e tantomeno al nostro comune.
Mario Lucio Giordano»
Aggiornamento 16/11/2016: In seguito a questo comunicato, abbiamo ricevuto rettifica da parte del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che potete leggere cliccando qui.