Passano i bilanci, l'amministrazione comunale tiene per un voto

Passati con 8 voti favorevoli i bilanci consuntivo e preventivo

Si è appena concluso il Consiglio comunale di San Nicandro Garganico, nel quale l'amministrazione targata Pierpaolo Gualano ha potuto festeggiare ormai il suo terzo compleanno con l'approvazione del rendiconto 2015 e del bilancio di previsione 2016, adottati a pochi giorni dall'ultima proroga possibile fissata dal Prefetto di Foggia.

Un consiglio fiume, nel quale sono stati inseriti accapi che di solito si votano in più di un consiglio con passaggi graduali e convocato nell'incertezza fino all'ultimo momento, considerati gli ormai noti, almeno in ambito politico, mal di pancia di alcuni consiglieri di maggioranza. E non sarà certo un caso se tutti i provvedimenti sono passati con il voto favorevole di solo 8 consiglieri (sindaco incluso) della nuova maggioranza Gualano seguita al rimpasto dello scorso settembre. Importanti infatti, sempre dal punto di vista politico, le astensioni al voto di Luca Maruzzi e Pierpaolo Mascione, mentre l'opposizione ha votato contrariamente ad entrambi i bilanci e agli accapi propedeutici. Assenti per le minoranze Peppino Ritoli e, dopo i primi due accapi, anche Giovanni Villani.

In apertura di seduta, il consigliere Matteo Vocale (PD), dopo aver ricordato che nello stesso momento si stava insediando il nuovo CdA dell'ASP Zaccagnino, facendo al presidente Lusi e ai consiglieri gli auguri condivisi da tutto il Consiglio comunale, ha presentato a nome di tutti i consiglieri di minoranza una mozione per scongiurare l'accorpamento del centro di emodialisi a tre giorni settimanali e impegnare l'Amministrazione ad adottare gli atti necessari. Il Presidente del Consiglio comunale si è impegnato a far seguire apposito deliberato già nel prossimo consiglio, impegnando tutto il Consiglio comunale.

Sono seguite poi le discussioni e votazioni sul Rendiconto 2015, sui provvedimenti propedeutici al preventivo e, quindi, sul bilancio di previsione 2016, sui quali ha relazionato il sindaco Pierpaolo Gualano, ponendo l'accento sulla correttezza dei bilanci e della gestione finanziaria dell'ente, che risente ancora della situazine debitoria ormai in fase di chiusura da parte dei commissari liquidatori. Gli interventi dei consiglieri Villani e Giagnorio (FI) e Vocale (PD), hanno rimarcato invece l'impossibilità per un consigliere comunale di proseguire nella consuetudine di avere gli atti da discutere il giorno prima, soprattutto quando si tratta di bilanci. In particolare Villani ha rimarcato l'assenza di indirizzo politico, mentre Vocale ha ricordato che il prossimo bilancio di previsione sarà fuori dal dissesto e che non si vede "uno straccio di programmazione" che vada incontro alle prossime misure di finanziamenti europei". Replica sulle difensive di Mario Giordano, l'ex candidato sindaco della coalizione di centro, che ha giustificato il voto favorevole e, quindi, il sostegno all'attuale amministrazione, con la necessità di mantenere una guida politica al comune che lo porti fuori dal dissesto, evitando il commissariamento.

Ultimo accapo per le interrogazioni e le interpellanze, presentate dai consiglieri Vocale (8), Giagnorio (5), Zuccaro (2), Marinacci (1), nelle quali si è posta particolare attenzione a numerosi problemi rappresentati dai cittadini, tra cui il servizio raccolta e smaltimento rifiuti (Vocale e Zuccaro), la pubblica illuminazione (Marinacci), la videosorveglianza (Zuccaro), la biblioteca chiusa e il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Vocale). Interrogazioni a cui sindaco e assessori avranno tempo 15 giorni per rispondere.

Supera uno scoglio notevole Gualano e la sua amministrazione, quello di ben due bilanci approvati in un colpo solo. Un sospiro di sollievo che possono tirare in tanti, a partire dal vicesindaco Altieri che nelle ultime ore si è speso per far tenere i numeri. Sebbene, però, vi siano segnali chiari da leggere e che certo non faranno dormire sonni tranquilli a Gualano e ai suoi: maggioranza sicura ad 8 voti (sindaco, Fallucchi, La Torre, Cecilia Villani, Tiscia, Cursio, De Cato, Giordano), minoranza che si tiene consolidata in 7 consiglieri (Giagnorio, Ritoli, Giovanni Villani, D'Ambrosio, Vocale, Marinacci e Zuccaro), mentre le due astensioni (Maruzzi e Mascione) sembrano ormai sempre più le carte decisive che continueranno a giocarsi da una parte e dall'altra.

Menu