Nella giornata di ieri i consiglieri comunali Matteo Vocale, Mario D’Ambrosio, Giovanni Villani, Giuseppe Ritoli, Vincenzo Giagnorio, Vincenzo Marinacci e Antonio Zuccaro hanno formalmente presentato Ricorso Straordinario al Capo dello Stato per l’annullamento, previa sospensione dell’atto impugnato, del Decreto del Sindaco n. 15 del 23 settembre 2015 (Nomina assessori comunali).
In sostanza si fa riferimento al decreto di nomina di due nuovi assessori, in sostituzione di Costantino Ciavarella e Lorena Di Salvia, il quale violerebbe la Legge Delrio (questione riportata in passato, ndr).
Il Sindaco Gualano, con propri decreti del 15 settembre 2015 revocava i due assessori di Forza Italia e, il 23 settembre 2015, li sostituiva con Valentino Altieri e Leonardo Giordano. Proprio a seguito di queste nomine si violerebbe la Legge Delrio che prevede, avendo revocato Di Salvia, la nomina di un’altra figura femminile in seno alla giunta comunale.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico immediatamente diffidava il Sindaco e gli assessori dall’adottare qualsivoglia atto previsto dalle proprie attribuzioni di assessore, nonchè dal riunirsi e deliberare nelle attribuzioni e competenze della giunta in quanto si ravvisava incostituzionalità nella nuova composizione della giunta.
Il Sindaco, con propria nota, forniva riscontro negando qualsivoglia violazione in materia di parità di trattamento e di uguaglianza di diritti tra uomo e donna perchè, a suo dire, la nomina di Valentino Altieri aveva aumentato di una quota rosa un componente del consiglio comunale; altresi lamentava la difficoltà nel trovare una persona di sesso femminile (tra le circa 8000 unità che vanta la nostra città) di fiducia e disponibile all’incarico. La questione venne successivamente discussa nel consiglio comunale del 11 dicembre 2015 a seguito di interrogazione del capogruppo PD Matteo Vocale e del gruppo consiliare di Forza Italia per voce di Vincenzo Giagnorio.
Il 23 dicembre u.s. anche il Prefetto di Foggia interveniva sull’argomento in risposta all’esposto di Vocale citando alcuni pareri del Consiglio di Stato (Sez. I parere 93/2015 e Sez. V parere 4626/2015). In riferimento all’adeguatezza dell’istruttoria descritta dal Sindaco richiamava la sentenza n. 1/2015 del Tar Calabria che riguarda le modalità di reperimento di idonee professionalità di sesso femminile nella società civile tale da cagionare il pronunciamento dell’annullamento del decreto di nomina della giunta.
I consiglieri comunali presentanti il ricorso, tenuto conto del parere del Consiglio di Stato Sez. I n. 93/2015 (sull’applicazione della Legge Delrio) e della sentenza n. 1/2015 del Tar Calabria (sull’inadeguatezza dell’istruttoria per il reperimento della figura femminile) oltre che ritenendo fuorvianti, inconsistenti e oltremodo limitate le motivazioni addotte dal sindaco a giustificazione dell’atto impugnato, nonchè l’assoluta assenza nel decreto di riferimenti alla citata Legge 56/2014, chiedono quindi l’annullamento previa sospensione dell’atto impugnato.