Si terrà mercoledì 11 febbraio, alle ore 18:15, presso la sala conferenze del Partito Democratico di San Nicandro Garganico, il "Forum su Politiche sociali e giovanili".
«L'iniziativa, organizzata da PD e Giovani Democratici, - spiega il segretario GD Antonio D'Apote - sarà un’occasione per fare emergere i problemi del nostro territorio ma anche un’opportunità per scrivere insieme il programma elettorale "partecipato", da inviare al candidato alla presidenza della Regione Puglia per la coalizione di centro-sinistra Michele Emiliano».
Nell'incontro-dibattito, aperto al pubblico, si parlerà di assistenza alla persona, di legalità, mobilità, occupazione, emarginazione sociale, degrado e altri problemi sociali con particolare riferimento a San Nicandro Garganico. Ognuno avrà qualche minuto di tempo per presentare istanze o avanzare proposte e iniziative che saranno puntualmente registrate.
Tra i relatori, oltre al segretario dei Giovani Democratici di San Nicandro Antonio D’Apote, al coordinatore del comitato cittadino “Emiliano sindaco di Puglia” e componente della Segreteria cittadina PD Domenico Maria Mascolo e al consigliere comunale del PD Mario D’Ambrosio, ci saranno anche il responsabile Welfare e Politiche sociali della segreteria provinciale PD Massimiliano Arena, il segretario provinciale dei GD di Capitanata Francesco Di Noia e il responsabile legalità dei GD Puglia e capogruppo consiliare PD di Monte Sant’Angelo Giovanni Vergura.
«L'intuizione del programma partecipato, voluto da Michele Emiliano in ogni circolo PD della Puglia - commenta il segretario cittadino del PD di San Nicandro, Matteo Vocale - è una straordinaria opportunità per il territorio e i cittadini di tornare a dettare l'agenda politica. Non intendiamo più fare la solita campagna elettorale dei sermoni: è giunto il tempo in cui la politica deve tornare ad ascoltare i cittadini e a farsi carico dei loro problemi, conoscendoli direttamente dalla loro voce e dalle loro esperienze. E' per questo - conclude Vocale - che invitiamo davvero tutti, in particolare i più sfiduciati e quelli che si sentono lontani dalle tradizionali forze politiche di destra, sinistra o di centro».