Perché la Pitta Gas (la ditta appaltatrice dell'erogazione del metano a San Nicandro Garganico dal 2002) ha ridotto l'erogazione solo nelle scuole e al campo sportivo, non negli altri edifici? E' la domanda (retorica a quanto pare, perché si sono già fatti un'idea chiara) che gli amministratori del Comune si stanno facendo in merito alla riduzione del servizio.
Ne parla ancora, con l'energia che gli è solita quando si sente nel giusto, Antonio Gambuto, assessore alla Pubblica Istruzione, che senza mezzi termini definisce la questione come un accaduto costruito ad arte, per sollevare polemiche contro l'amministrazione alla vigilia della campagna elettorale.
«La ditta Pitta - torna a spiegare Gambuto - accende per poche ore i riscaldamenti nelle scuole (da sabato 11 dicembre l'accensione è stata aumentata a tre ore, ndr) non per il credito che vanta bensì per il desiderio di volere, a tutti i costi, la proroga forzosa del contratto della gestione calore che scade
il 30 giugno 2011».
Di fatto, nel 2002 l'amministrazione allora guidata da Nicandro Marinacci intese rescindere dal contratto con la Mucafer (generando un debito che tuttora pende sulle casse del comune) conferendo la gestione del servizio alla Pitta tramite affidamento diretto, senza l'indizione di gara d'appalto, modalità che la stessa ditta torna ora a richiedere insistentemente per la proroga del contratto.
«Il Sindaco - continua Gambuto - ha proposto il pagamento del credito della Pitta in tre rate. La ditta ha rifiutato, preferendo il pagamento in 24 rate ma con la contestuale proroga del contratto. Per legge - spiega l'assessore - la proroga non è consentita. Difatti bisognerà indire un nuovo appalto. Se l'amministrazione comunale accordasse la proroga, ne risponderà personalmente davanti alla Giustizia.
E' chiaro - avverte Gambuto riferendosi ai comitati dei genitori che hanno repentinamente imbracciato la protesta - che i "tifosi" di chi ha precedentemente amministrato il Comune hanno il "desiderio" di confondere le acque per fini elettorali. Nessuno degli attuali amministratori - sentenzia Gambuto - ha la separazione dei beni con il proprio coniuge o è nullatenente. Vogliamo e dobbiamo amministrare secondo le regole che le norme e le leggi impongono».
E sempre l'assessore Gambuto, nell'assise di ieri pomeriggio ha informato il Consiglio comunale della questione. L'Uffico legale del Comune starebbe predisponendo gli atti necessari per formulare i vari ricorsi al Prefetto e all'Autority dell'Energia, analizzando
l'ipotesi di ricorso contro la "interruzione di pubblico servizio".
Intanto la temperatura nelle aule, secondo le rilevazioni effettuate dalla ASL, si attesterebbe intorno ai 13°C, a fronte dei 20 minimi previsti per legge, mentre la prossima settimana si preannuncia meteorologicamente avversa e fredda, offrendo ai ragazzi tutti gli alibi per evitare di recarsi nelle aule, in via decisamente precauzionale per la propria salute.
Staff sannicandro.org