La zona C12 e i problemi di trent'anni... in via di risoluzione

La risposta del Sindaco alle lamentele dei giorni scorsi

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Sindaco Vocale riguardo le lamentele pubblicate su queste pagine

Riscontro alle giuste doglianze di una cittadina, Angela Lallo, partendo dalla domanda da Lei rivoltami: “Le sembra normale tutto ciò”?

Devo dire, effettivamente, che non sembra affatto normale che un cittadino scriva sugli organi di Stampa e sui social una lettera al sindaco, creando tutto il trambusto mediatico utile, a mio avviso, solo ad attirare le peggiori negatività contro tutto e tutti (Amministrazione comunale in testa, naturalmente), senza che sia stato mai chiesto prima un incontro con il sindaco. 

E’ il caso di ricordare che la zona in questione (C12) è una di quelle lottizzazioni della nostra città iniziate male trent’anni fa e finite peggio più di recente; situazione che, credo, sia conosciuta da molti abitanti sin dall’acquisto degli immobili in cui abitano o dalla sottoscrizione dei contratti d’affitto. 

Iniziata male perché parliamo di una zona fortemente esposta a rischio idro-geologico, nella quale non si sarebbe dovuto proprio costruire. Finita peggio, perché il noto fallimento del lottizzante (Esposito) ha lasciato le cose fatte a metà (se non a 1/4), tanto che le Amministrazioni comunali successive, quelle degli ultimi 15/20 anni, hanno dovuto piangersi il problema, pur tentando vane soluzioni, anche perché i residenti della C12 (che mi domando perché non si siano nemmeno mai costituiti in soggetti condominiali…) si sono sempre lamentati con i sindaci, senza mai esercitare, invece, un’azione concreta ed efficace verso la curatela fallimentare, tuttora proprietaria di spazi comuni, aree “verdi” e strade che, dunque, sono proprietà privata

Ecco, tutto questo, non è sicuramente normale, come non è normale, credo, lamentare sulla stampa un quartiere al buio per un guasto occorso alla pubblica illuminazione (di quelli che succedono dopo un temporale anche a New York… ma stiamo risolvendo anche questo annoso problema) durato 4-5 giorni, dopo che l’Amministrazione comunale precedente (Ciavarella) ha condotto tutte le procedure (che sarebbero dovute essere di iniziativa dei condomini con la curatela fallimentare, proprietaria del tutto) per consentire il passaggio di proprietà della rete di pubblica illuminazione dalla curatela fallimentare al Comune e attivare l’illuminazione, mentre quella attuale (Vocale) ha speso non poche risorse per riattivare le lampade del secondo tratto di via dei Fornai. E’ da dire, comunque, che ad agosto avrà inizio un nuovo appalto di gestione che vedrà il rinnovo dell’illuminazione pubblica in tutti i quartieri. 

Sempre restando alle attenzioni dell’Amministrazione attuale per quel quartiere, qualche mese fa su richiesta del sindaco scrivente, Acquedotto Pugliese ha operato sempre in via dei Fornai un importante e poderoso intervento di spurgo dell’asse fognario che presentava una perdita costante nel fosso adiacente, con conseguente olezzo e rischio per la salute pubblica che, finalmente e dopo anni, sono stati eliminati

Riguardo all’accennato rischio idro-geologico della C12, informo (perché notizia di pochi giorni) sempre questa Amministrazione comunale ha elaborato e candidato ad un bando regionale un progetto di 260mila euro per la mitigazione del carico alluvionale: il progetto è risultato finanziabile. A questo, si aggiunge un altro progetto di oltre 2milioni di euro, in via di redazione, per intervenire sul rischio idraulico del quartiere e convogliare tutte le acque meteoriche direttamente nel Canale Trippa. 

La pulizia delle are comuni da erbacce e arbusti, invece, è resa difficoltosa o improbabile dal fatto che tutte quelle are, strade comprese, sono tuttora proprietà privata: mentre qualche residente della C12 scrive o si lamenta, qualche altro fa quello che avrebbe dovuto fare il soggetto condominiale che non è mai esistito, cioè lavorano silenziosamente e nell’interesse di tutti con l’Ufficio Tecnico del Comune e la curatela fallimentare per costruire gli atti, in termini di legge, utili al passaggio dalla curatela al Comune delle strade. Anche questo non è normale: ciononostante, presto approderà in Consiglio comunale la delibera per l’acquisizione al patrimonio pubblico delle strade della C12 e, solo dopo, il Comune potrà occuparsi di quelle strade. 

Sulla pulizia e i rifiuti, al netto dell’inciviltà di chi sporca, butta immondizia, non pulisce il proprio suolo privato o fa defecare i cani ovunque (e su questa ignoranza nemmeno l’esercito riuscirebbe a vincere), come giustamente rilevato dai solerti commenti social è fatto comune a molti quartieri della città: su questo, attesi alcuni problemi oggettivi del momento che risolveremo a breve con il nuovo appalto dei rifiuti e nonostante alcuni giudizi ingenerosi (7 Km di asfalto nuovo tra il 2023-2024, rinnovo della rete elettrica ENEL per le utenze private in molti quartieri, allaccio della connessione ultraveloce, pulizia periodica e puntuale del verde, interventi di manutenzione non appena vengono segnalati, nuovi parchi pubblici, controlli della Polizia Locale che non esistevano più, sono solo alcuni degli interventi che testimoniano che la città non è proprio abbandonata) sono disposto a fare il mea culpa, unitamente a tutti i miei assessori e consiglieri ma ad un solo patto: dobbiamo smetterla di essere i primi a sporcare e danneggiare il patrimonio pubblico solo perché “non è mio”, per poi puntare il dito… troppo comodo. 

Non esiste una città perfetta, anche se tutti la vorremmo. Questa Amministrazione si sta impegnando al massimo (spesso riuscendoci, col tempo che occorre) per risolvere problemi pluridecennali ma anche per garantire una vivibilità migliore nella nostra città; cosa non facile perché, specie per una cittadina cresciuta molto male nel passato, la famosa “bacchetta magica” non ce l’ha nessuno ma c’è qualcosa che le si avvicina: la collaborazione responsabile e leale di tutti i cittadini. Che, devo dire con piacere, è comunque in aumento, da qualche anno, anche perché il Comune e il Sindaco sono aperti a tutti e ascoltano e rispondono (quando non accadesse, fatemelo sapere) a tutti i cittadini che, giustamente, rilevano problemi reali. 

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