In Puglia ben sette dei 29 campionamenti effettuati nelle acque costiere rivelano una carica batterica parecchio fuori dai limiti di legge. Di questi, cinque sono fortemente inquinati. E' il risultato 2018 della storica campagna promossa annualmente da Legambiente con Goletta Verde. In controtendenza, come ormai da anni, il risultato di tutto il Gargano Nord, inclusi i prelievi di Lesina e della spiaggia libera di Tamaricelle, molto frequentata dai sannicandresi, dove i valori batterici sono risultati entro i valori massimi. Unico sito fortemente inquinato, resta la foce del fiume Candelaro, a Manfredonia.
"Il monitoraggio di Goletta Verde (eseguito dalla squadra di tecnici di Legambiente tra 17 e il 20 luglio 2018) - dicono da Legambiente Puglia - prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati non solo dai circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Per questo vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in mare. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e abbiamo considerato come “inquinati” - spiega il presidente regionale di Legambiente, Francesco Tarantini - i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori".
Nella stessa conferenza stampa tenuta a Bari, Tarantini ha anche presentato la Guida Blu 2018 di Legambiente e Touring Club, che attraverso le "vele" assegna un punteggio alle località balneari. La Puglia si conferma sul podio, terza dopo Sardegna e Sicilia, e ritroviamo le 3 vele anche per quest'anno su tutta la costa del promontorio del Gargano, da Chieuti a Mattinata inclusi, quindi, Lesina e San Nicandro Garganico (Torre Mileto). Le 5 vele, invece, restano appannaggio delle coste del brindisino e del Salento.
"Anche in questa edizione la Puglia, con 40 località costiere, resta sul podio, dopo la Sardegna e la Sicilia, per numero di vele che sventolano nei comprensori turistici – hacommentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Con la Guida Blu vogliamo raccontare le comunità che hanno fatto della buona gestione e della qualità ambientale del territorio i loro punti fermi, valorizzando le bellezze che contraddistinguono la nostra terra, favorendo contemporaneamente un turismo non più stanziale ma dinamico, fatto di escursioni, passeggiate, ciclopasseggiate".