Rifiuti interrati via Lauro, ci tornano in ritardo ANSA e TG3

Torna il caso ma nulla di nuovo. Notizie imprecise e allarmismo mentre indagini sono in corso

Allarmismo e notizie imprecise. E' quanto si evince dal trambusto mediatico creatosi nel pomeriggio odierno, a San Nicandro Garganico, dopo che alcune agenzie di stampa, tra cui Ansa e Tg3 Puglia, hanno riportato la notizia delle indagini sull'ex campo di calcio in via Lauro, per la presenza di rifiuti di varia natura nel sottosuolo.

Nei servizi della stampa, infatti, si parla non solo del sequestro dell'ex campo di calcio, notizia tanto vera quanto vecchia di molti mesi, ma dell'apposizione di sigilli su un imprecisato parco giochi per bambini e sull'asilo nido.

Elementi prontamente smentiti da tutto l'establishement comunale che ha sentito il Comando Compagnia dei Carabinieri di San Severo e il Nucleo Operativo Ecologico di Bari. Benché l'area sia stata presentata come "frequentata da bambini", infatti, non solo il campo di calcio risultava dismesso da tempo ma successivamente al sequestro è stato impedito l'accesso a chiunque. Il parco giostre mobile, invece, vi stazionava solo in alcuni giorni dell'anno e non vi accede da oltre un anno. Il centro ludico per l'infanzia, infine, oltre a sorgere ad una certa distanza dall'area di individuazione dei rifiuti (la cui natura radiattiva, peraltro, è quasi del tutto scongiurata) non è ancora entrato in funzione e l'assessore Giordano ne ha confermato l'inaugurazione il prossimo 25 febbraio.

Sulle indagini, che sono ancora in corso e non hanno dato esito definitivo, resta risaputo da tempo quanto riportato solo oggi dalle agenzie di stampa: dei rifiuti solidi urbani, degli inerti e del materiale organico ricoperti da un parte del campo di calcio, è confermata la presenza ma, a quanto pare, anche la non pericolosità radiattiva, benché persista ora l'obbligo di bonifica. Resta da capire soltanto la natura dei fanghi "scuri e maleodoranti", ritrovati in profondità durante i carotaggi dei mesi scorsi: le agenzie riportano il sospetto di rifiuti industriali, anche se nessuna affermazione del genere è attualmente reperibile da organi ufficiali.

"Ci tengo a precisare a tutti ma soprattutto agli amici che abitano vicino via Lauro - dichiara Leo Giordano, assessore comunale alle politiche sociali e al patrimonio - che dopo aver sentito il NOE di Bari, allo stato attuale non ci sono novità rilevanti, l'area sottoposta a sequestro è e rimane quella del campetto e non l'intera area e si sta procedendo con le analisi sul terreno".

"Grosso scivolone allarmista su ex discarica via Lauro". E' il commento del segretario e capogruppo PD Matteo Vocale, che già nei mesi scorsi si era espresso sulla vicenda, invitando a ispezionare maggiormente anche altri luoghi a rischio. "Mentre attendiamo fiduciosi l'esito delle indagini, qualunque esso sia - dichiara Vocale - invito il sindaco a tutelare il Comune da notizie tendenziose. Se si è in cerca di (probabili) scoop ambientali, discarica Monachella è sempre a disposizione".

Nulla di nuovo, insomma, rispetto a quanto risaputo da mesi se non da decenni, mentre le indagini ancora in corso non hanno avuto esito definitivo. La ex discarica di via Lauro (denominata in gergo volgare "li fumìr" per la cattiva consuetudine degli anni '70-'80 di bruciarvi i rifiuti), comprende l'area che va dal campo di calcio fino verso il canale torrentizio. E' in questa zona, infatti, che si sono concentrate le ricerche del NOE. Il cui esito ancora non ufficializzato, qualunque fosse, comporterà comunque l'obbligo di una necessaria e impellente fase di bonifica per scongiurare l'inquinamento delle falde acquifere che scorrono a valle.

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