Discariche abusive, è di nuovo emergenza

Decine le segnalazioni dei cittadini. Polemiche su differenziata e gestione del servizio

Non accenna a diminuire, a San Nicandro Garganico, il fenomeno delle discariche abusive in alcune zone della periferia cittadina, dopo quell'ottobre 2013 in cui l'amministrazione guidata dal sindaco Pierpaolo Gualano, con un atto caparbio e forte, decise di dare l'input decisivo alla raccolta differenziata con il conferimento porta a porta in tutta la città.

L'ultima segnalazione, tra le tante che arrivano dai cittadini frammezzate da accese polemiche, è relativa alla località S. Andrea (vedi sequenza foto), tra il retro del polo sanitario dell'ASL e il cimitero. Ma discariche di rifiuti di ogni genere, spesso anche pericolosi, sono sparse un po' in tutta la periferia e in alcune zone rurali. Spesso, vengono anche incendiati. Via Tarantone è un'altra delle mete predilette dagli incivili, come pure la strada SP 48 per S. Marco in Lamis, la SS 89 verso Apricena e verso Cagnano Varano e la SP 41 verso Torre Mileto, dove si aggiungono i vandalismi di gente anche forestiera. Monte Devio, poi, è il ricettacolo preferito per gli inerti e per scarti anche considerevoli di amianto, abbandonati senza troppi problemi sul ciglio della strada ormai invasa da rovi ed erbacce.

Luoghi dunque ben noti, per cui in consiglio comunale il PD e le forze di minoranza hanno sollecitato più volte l'amministrazione comunale a prendere provvedimenti, non solo aumentando la frequenza delle bonifiche ma attuando forme di collaborazione con la Forestale, al fine di presidiare i punti più critici. Misura più volte garantita dal sindaco, che nel consiglio del 30 giugno scorso, su ennesima interrogazione, ha asserito che si sta già lavorando in questo senso.

Ma i risultati tardano ad arrivare e a ciò si aggiungono due aspetti fondamentali: le polemiche dei cittadini, che dalla differenziata (peraltro in forte diminuzione negli ultimi mesi) non vedono benefici, né in bolletta, giacché le tariffe in alcuni casi sono lievemente aumentate, né in termini di igiene pubblica. L'altro fattore determinante è l'assenza, ad oggi, di accertamenti sugli evasori che, con ogni probabilità, sono i primi fautori dello scempio extraurbano: chi non ha esibito le bollette TARI, infatti, non ha potuto ricevere in consegna i mastelli per i rifiuti differenziati. Da palazzo di città, tuttavia, rassicurano: la So.Ge.T., recente appaltatrice della riscossione dei tributi, ha iniziato da poco a lavorare e si sta concentrando proprio sugli evasori, non solo della Tari.

E resta da risolvere ancora il capitolo Tecknoservice: l'azienda che si occupa della raccolta e conferimento in discarica dei RSU, infatti, secondo cittadini e addetti ai lavori, non garantisce un servizio adeguato. Dall'azienda, la cui gestione genera da anni forti polemiche e dsservizi in tutto il Gargano, si difendono attribuendo il tutto ai ritardi dei pagamenti da parte del Comune e alla inadeguatezza del capitolato d'appalto, che impedirebbe l'impiego di ulteriori e necessarie risorse umane e di mezzi.

Una situazione ingarbugliata, insomma, al punto da costituire una delle peggiori patate bollenti per l'amministrazione Gualano e per l'assessore di fresca nomina Carmine Rago.
Intanto l'estate è già iniziata e l'aumento di carico dei rifiuti, dovuto alla crescita temporanea dei residenti, potrebbe accentuare notevolmente il problema. Al quale, bisogna trovare soluzioni urgenti per far capire che la legge esiste e va rispettata per il bene di tutti.

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