Pedalò, canoe e gommoni vietati a riva. Acquascooter sorvegliati speciali, solo a 400 metri dalla costa e obbligo di segnalazioni ovunque per i divieti di balneazione: è linea dura quest'anno sulle regole da rispettare dentro e fuori gli stabilimenti balneari.
L'ordinanza della Capitaneria di Porto di Manfredonia illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, non lascia scampo ai trasgressori. «L'utente del mare - ha detto il comandante Francesco Staiano - deve rispettare le regole». Ecco nello specifico cosa dice l'ordinanza.
Entro i 200 metri dalla costa è vietato il transito e l'ormeggio di qualsiasi unità navale (escluso i mezzi di soccorso). Le imbarcazioni a remi, canoe, pattini, mosconi e simili possono navigare oltre tale fascia destinata alla balneazione, solo con i corridoi di lancio. E' consentita la navigazione in ingresso e in uscita dai porti ad una velocità inferiore ai tre nodi. L'avvicinamento e l'ancoraggio dei natanti (in condizione, di sicurezza) sono consentiti a meno di 500 metri per le scogliere e mille metri per le spiagge dove non vi siano attività di balneazione o di pesca subacquea.
Gli acquascooter non devono navigare a una distanza inferiore ai 400 metri dalla costa, nonchè nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 13 e le 15 e le 17 di ogni giorno. Il limite delle zone di mare interdette alla navigazione (per i lidi e spiagge libere) deve essere o segnalato con boe rosse o con un cartello che indichi la mancanza di segnalazione.
La balneazione è vietata poi all'interno dei porti o a meno di 100 metri da questi, nei corridoi di uscita e entrata, sui frangiflutti. I gestori dei lidi devono avere un servizio di assistenza alla balneazione con postazioni, bagnini e imbarcazioni di emergenza.
La pesca è consentita oltre i 300 metri dalle spiagge e 200 metri dalla costa, se di superficie, oltre i 500 metri se subacquea.
Fonte: Teleradioerre