Prende sempre più piede l’ipotesi della realizzazione sul territorio sannicandrese del solo impianto di compostaggio per il trattamento della frazione umida dei rifiuti, in sostituzione dell’impianto complesso che, oltre al compostaggio riservato alla frazione organica, prevedeva anche la linea di selezione e biostabilizzazione dei rifiuti (secco ed indifferenziato) da smistare per tipologia ad altri centri di trattamento (tra riciclo e cdr per l'inceneritore) con annessa discarica di servizio-soccorso.
Una soluzione alternativa, quella del solo compostaggio per l’umido, che pare essere stata prospettata agli amministratori locali nel corso di un incontro in Regione, a fronte della contrarietà dell’attuale amministrazione comunale ad ospitare sul territorio sannicandrese l’impianto complesso.
Opzione ritenuta migliore dal punto di vista dell’impatto ambientale dal sindaco Vincenzo Monte e dalla maggioranza, pur non garantendo il ristoro economico che sarebbe derivato dalla realizzazione dell’impianto complesso. E dello “spezzettamento” dell’impianto complesso in centri di compostaggio per l’umido e stazioni di trasferenza per l’indifferenziato da realizzarsi in comuni diversi del bacino garganico si è discusso proprio nell’incontro in provincia tra i sindaci dei comuni dell’Ato Fg 1 con l’assessore provinciale all’ambiente Stefano Pecorella e funzionari della regione, dai quali è stata rappresentata l’urgenza di risolvere in tempi brevi l’emergenza rifiuti utilizzando i finanziamenti disponibili.
Questione che si pone con la massima urgenza, soprattutto per i comuni del Gargano nord e per San Nicandro in particolare che, da più di un anno, dopo la chiusura della discarica di Vieste in seguito all’incendio sviluppatosi durante l’estate 2010, conferisce i rifiuti a Cerignola, sostenendo spese di trasporto proibitive. La nuova soluzione che “ripartisce” sul territorio le varie fasi della raccolta e trattamento dei rifiuti piuttosto che concentrarle in un unico sito, vedrebbe la realizzazione a San Nicandro dell’impianto di compostaggio per il solo trattamento della frazione organica dei rifiuti (umido) presso uno dei quattro siti già individuati con lo studio di fattibilità condotto per l’impianto complesso, mentre il resto dei rifiuti (indifferenziato) dovrebbe afferire presso due stazioni di trasferenza, probabilmente Ischitella e Lesina, per la selezione, stoccaggio e pre-trattamento del secco riciclabile e non.
Una soluzione che pare incontri il favore dei membri dell’Ato Fg 1 e che sarà portata ala vaglio del consiglio comunale, probabilmente la prossima settimana.
Anna Lucia Sticozzi per La Gazzetta del Mezzogiorno