Le grotte del Gargano come discariche a cielo aperto

La denuncia del gruppo ARGOD

Le grotte del Gargano trasformate in discariche a cielo aperto. La denuncia del "Team Archeo Archeo-speleologico Argod", che deve suonare come campanello d'allarme per evitare che si continui ad utilizzare luoghi di indiscussa bellezza, in contenitori dove depositare materiali tra i più disparati, non ultimo anche amianto le cui ricadute sulla salute sono devastanti.

"Durante le nostre escursioni - spiegano gli speleologi - ci imbattiamo spesso in rifiuti di ogni genere, molte volte gettati nei valloni, altre volte in grotte. E' il caso del complesso di Grotte Lampione, esplorate per il progetto "Catasto grotte delle Regione Puglia", dove abbiamo rinvenuto oltre a gomme, elettrodomestici e materiale plastico di ogni genere anche amianto e olii racchiusi in contenitori.

La ricaduta, in termini di salute, sull'uomo e l'ambiente è devastante; è sufficiente ricordare - sottolineano - che un solo litro di olio è capace di inquinare migliaia di litri di acqua e che esso potrebbe arrivare nella falda acquifera sottostante, senza contare poi il pericolosissimo asbesto, meglio conosciuto come amianto, le cui conseguenze tumorali sono note a tutti". A subire per primi le conseguenze di questi scellerati gesti incivili sono gli animali: nella zona, infatti, pascolano diversi capi di bestiame, ma anche la fauna è esposta a seri rischi. "Il problema dei rifiuti nelle grotte purtroppo affligge molte cavità del Gargano, chi non ricorda - dicono - la Grava di Zazzano a San Marco in Lamis ripulita qualche anno da auto, camion, cadaveri, ma anche la grava di San Leonardo a San Giovanni Rotondo nella quale sono stati trovati tantissimi rifiuti pericolosi e radioattivi provenienti dalle strutture sanitarie". 

La natura geologica del Gargano, tipicamente carsica, ha causato fenomeni diffusi di erosione sia in superficie sia in profondità, dando luogo a voragini, conche, grotte. "Innumerevoli - viene spiegato - sono i fenomeni carsici sul Gargano: primo fra tutti le doline che, senza alcuna esagerazione nel loro conteggio, si aggirano attorno alle quattromila unità. Sulla pianura di Montenero, dietro San Giovanni Rotondo, ce ne sono ottanta, ogni chilometro quadrato. La più grande, con un perimetro di quasi due chilometri, e la profondità di centodieci metri è la "Dolina Pozzatina", sulla strada provinciale che da San Marco in Lamis va a San Nicandro Garganico. Anche nei pressi di San Giovanni Rotondo vi è un'altra esempio carsico da primato e cioè la voragine di "Campolato", la più profonda della Puglia. 

Sul Gargano, da sempre, vengono gruppi speleologici da tutta Italia per far palestra e per ammirare questi fenomeni unici. Altri fenomeni dalla bellezza unica al mondo sono le grotte di mare. Lungo la costa tra Peschici e Mattinata, è un continuo susseguirsi di capolavori naturali di architettura, scavati dall'acqua e dal vento.

 

Franco Mastropaolo per La Gazzetta del Mezzogiorno

Menu